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Mycobacterium.

Genere di batteri appartenente alla famiglia delle Micobatteriacee, termine con cui si indicano microrganismi con grande diffusione in acqua o nel suolo, facenti parte della flora microbica della specie umana e di animali. I differenti M. sono causa di patologia nell'uomo (M. tubercolosis, M. bovis, M. leprae); in particolare un microrganismo, il M. intracellulare, è considerato responsabile nella specie umana di una forma clinica assai aggressiva, soprattutto in corso di immunodepressione. Altri invece, come il M. avium, sono causa di gravi malattie nei volatili, ma solo in rari casi nell'uomo. I M. sono acido-resistenti e in generale aerobi obbligati. Il tipico M. tubercolosis, indicato anche come bacillo di Koch, è privo di ciglia e di spore, gram-positivo, coltivabile in terreni contenenti glicerina, siero o giallo d'uovo. È assai resistente all'invecchiamento, poco alla luce solare diretta, discretamente al calore. Elementi essenziali per identificare i diversi M. sono: la temperatura ottimale per l'isolamento e il tempo di crescita, il tipo di pigmentazione, il test alla niacina, la riduzione dei nitrati, ecc. Complessa risulta l'interpretazione della patogenicità dei M.; sono infatti batteri che non producono endotossine o esotossine particolarmente aggressive, ma che risultano dotati di forte resistenza sia all'ambiente extra che intracellulare. Sembra avere un ruolo preminente la struttura della parete cellulare, che è ricca di lipidi. Una sostanza chiamata fattore cordale potrebbe essere implicata nella maggior virulenza di alcuni ceppi. La risposta immunitaria nei confronti dei M. è in generale di tipo cellulare; si tratta di una reazione mediata da linfociti e da altre cellule mononucleate, che nel contenere l'infezione batterica danno luogo alla formazione di un granuloma. L'immunità umorale non sembra svolgere un ruolo di protezione nei confronti dell'infezione. Per studiare la sensibilità cutanea si ricorre al test della tubercolina, con cui si ottiene a 24-48 ore una reazione di tipo infiammatorio nodulare. La particolare resistenza dei M. all'ambiente ha suscitato problemi anche dal punto di vista dell'antibioticoterapia. Farmaci efficaci contro i M. sono la streptomicina e la rifampicina.