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Mutilazione.

Atto, effetto del mutilare. ● Med. - Asportazione traumatica o chirurgica di una parte essenziale o evidente del corpo. ● Dir. - M. volontaria o fraudolenta: delitto contro il patrimonio, contemplato dall'art. 642 del Codice Penale come ipotesi di truffa, mirante ad ottenere da parte di un'assicurazione contro gli infortuni il risarcimento di danni per lesioni personali provocate volontariamente. ║ Reato previsto dal Codice Penale Militare (artt. 157, 158, 159), consistente nel tentativo di sottrarsi temporaneamente o permanentemente agli obblighi del servizio militare, cagionandosi lesioni personali. È punito con pene detentive, variabili a seconda dei casi. ● Etn. - Rituale, diffuso prevalentemente presso determinate popolazioni dell'Africa e dell'Australia, consistente nell'asportazione totale o parziale di parti del corpo (denti, falangi, organi genitali). Si tratta di pratiche, come nel caso della circoncisione, della clitoridectomia e dell'infibulazione, originariamente connesse ai riti di pubertà, che possono essere sostituite anche da atti simbolici come la tonsura e il taglio dei capelli. Presso i Boscimani viene praticato il taglio della falange, quale rituale di tipo apotropaico. Motivazioni di carattere ornamentale, invece, sono alla base di m. del tessuto muscolare, effettuate al fine di poter introdurre in determinate zone del corpo anelli, piattelli, zanne di felini.