Poeta greco. Nulla si conosce di lui, poiché i tentativi di
identificazione sono risultati in gran parte vani e arbitrari. A lui la
tradizione attribuisce il poemetto
Ero e Leandro, una romantica leggenda
che narra dell'amore di Ero, sacerdotessa di Afrodite a Sesto, e del giovane
Leandro abitante di Abido, sull'opposta riva dell'Ellesponto, separato
dall'amata da un breve tratto di mare. La vicenda si conclude con la tragica
morte dell'uomo e il suicidio dell'amata. Questo fragile contenuto venne svolto
da
M. con indubbia finezza formale, ed egli riuscì a imprimere al
verso un tono malinconico e, nel contempo, melodioso di grande efficacia
poetica, che assicurò all'opera una sicura fortuna anche in epoche
più tarde (IV o V sec.).