Voce inglese: abbreviazione di
musical comedy o
musical play.
Commedia musicale in cui si alternano parti in prosa ad altre cantate e danzate,
tutte inserite in una trama o unite insieme da un filo conduttore. ●
Encicl. - Il
m. conobbe un grande sviluppo nei primi anni del Novecento
soprattutto in America e in Inghilterra; mentre in Inghilterra gli autori si
sentivano più legati alle esistenti forme dell'operetta e del
vaudeville (il
m. locale risente quindi di tale influenza), nella
cultura americana, priva di questa tradizione musicale, il nuovo genere di
spettacolo poté evolversi in modo più indipendente, per quanto
anch'esso abbia subito, dalla seconda metà del secolo, l'influsso del
jazz e si sia servito sovente di elementi che appartenevano all'operetta
europea, alle musiche popolari dei menestrelli (
minstrel-shoxs), alla
burlesque e al balletto. Durante gli anni che vanno dal 1920 al 1930,
tuttavia, il
m. americano acquistò a poco a poco una propria
fisionomia, per merito soprattutto di J. Kern, G. Gershwin e K. Weill.