Centro del comune di Venezia, situato sulla laguna veneta. È disposto su
cinque isole, separate tra loro da un grande canale e da rii minori. La sua fama
deriva dalle fornaci per la lavorazione del vetro, trasportate qui da Venezia
nel 1292, che raggiunsero il massimo splendore nei secc. XV e XVI. È
patria della celebre famiglia di pittori Vivarini e di rinomate famiglie di
vetrai (Ballarin, Barbaria, Berovieri, Seguso, Toso). 6.247 ab. CAP 30121.
● St. - Nell'isola, anticamente chiamata
Amuriana, il centro
abitato si sviluppò in età longobarda con l'afflusso di profughi
dalla terraferma e fin d'allora si governò con i propri magistrati; nel
XII sec. fu incorporata nel sestiere di Santa Croce di Venezia. La Repubblica vi
inviò, a partire dal 1721, un podestà e ne rispettò sempre
gli ordinamenti autonomi. ● Arte - Il palazzo Giustinian ospita il Museo
dell'Arte Vetraria che conserva raccolte di vetri egiziani, fenici, romani ed
ellenistici oltre che spagnoli. La chiesa più importante è quella
dei SS. Maria e Donato, con pianta basilicale e abside ottagonale che riunisce
le tre navate. Il pavimento conserva i mosaici del 1140, anno della
consacrazione della chiesa, mentre le pareti hanno mosaici del XIII sec. Di
notevole valore sono anche la basilica di S. Maria, costruzione veneto-bizantina
del VII sec., rifatta nel XII sec., cospicuo esempio di architettura romanica
fusa con elementi bizantini e lombardi, e la chiesa di S. Pietro Martire (XV
sec.). Da ricordare, inoltre, il palazzo gotico Da Mula (XV sec.), restaurato, e
Palazzo Treviso, di impronta palladiana.