Antica città della Spagna meridionale, nell'Andalusia. Sorgeva sulle
pendici meridionali del Saltus Marianus (l'odierna Sierra Morena), circa 50 km a
Nord della città di Hispalis (l'odierna Siviglia), nella regione allora
chiamata
Baetica, dall'antico nome del Guadalquivir (
Baetis).
Fondata probabilmente prima del IV sec. a.C. da popolazioni iberiche (forse dai
Turdetani), interessate allo sfruttamento dei giacimenti di ferro della zona,
dopo la conquista romana della Spagna
M. entrò a far parte della
provincia della Hispania Ulterior. La sua importanza crebbe sotto gli imperatori
Augusto e Tiberio e, soprattutto, con la trasformazione in municipio nel 75
a.C., quando Tito Flavio Vespasiano concesse lo
jus Latii (cittadinanza
romana) alle province spagnole. All'epoca dei Flavi la città conobbe un
momento di grande splendore: venne costruito un grandioso tempio detto Castillo
de Mulva, dedicato a Ercole o a Fortuna Augusta, un edificio a terrazze, simile
ai santuari di Tivoli e di Preneste, con ai lati due lunghe rampe di accesso.
Gli scavi hanno riportato alla luce, oltre ai resti del santuario, anche le
terme e il grande foro. La distruzione del tempio, intorno al III sec. d.C., da
parte di fanatici cristiani, portò al lento decadere della città
che, a poco a poco, si spopolò.