Soldato armato di moschetto. Istituiti nel XVI sec., i
m. all'inizio non
ebbero un ruolo importante a causa dell'imprecisione e della lentezza delle armi
da fuoco. Erano organizzati non in compagnie distinte ma venivano assegnati in
numero variabile a ogni compagnia dei picchieri. In combattimento si schieravano
all'esterno delle formazioni a protezione di questo gruppo. La proporzione di
m. e di picchieri andò però gradatamente variando. Con
l'affermazione del modello svedese di Gustavo Adolfo, i
m. si imposero
fino a costituire un terzo della fanteria e, con la progressiva scomparsa dei
picchieri, si vennero costituendo e organizzando in compagnie a parte. La loro
massiccia presenza determinò il ricorso a formazioni di battaglia
più leggere. In Francia servivano anche come guardie di difesa del
sovrano e del primo ministro; il primo gruppo adibito a tali mansioni fu
istituito da Richelieu; se ne servì Mazarino e in seguito il re Luigi
XIII. Dopo l'ascesa al trono di Luigi XIV, i
m. vennero adibiti
esclusivamente al servizio reale. Nel 1673 ne esistevano due compagnie, dette
dei
grigi e dei
neri, dal colore dei cavalli che montavano. Nel
1745 ebbero parte rilevante nella battaglia di Fontenoy, combattuta nel corso
della guerra dei Trent'anni. Soppressi durante la Rivoluzione francese, i
m. formavano gruppi speciali che facevano parte dei reggimenti di
fanteria con un numero variabile di compagnie. ║ Nell'Ottocento, in
Piemonte, addetti alla custodia dei militari condannati alla reclusione. Tale
compagnia venne definitivamente sciolta nel 1863 e le sue funzioni vennero
assorbite dall'arma dei carabinieri. ║ Durante il Fascismo si
distinguevano i
balilla m. e i
m. del Duce, che costituivano la
guardia d'onore del Duce.