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Moràvia.

Regione (26.095 kmq) storico-geografica della Repubblica Ceca, comprendente l'alto e il medio bacino della Morava. Amministrativamente è divisa nelle provincie di M. meridionale (15.027 kmq) con capoluogo Brno e M. settentrionale (11.067 kmq) con capoluogo Ostrava. • Geogr. - Le Alture Morave la separano a Ovest dalla Boemia, mentre i Carpazi segnano a Est il limite con la Slovacchia. Meno netto il confine fisico a settentrione con la Polonia e a Sud verso la pianura del Danubio. Il clima è continentale, con escursioni termiche stagionali consistenti e precipitazioni scarse. Il territorio è in prevalenza collinoso, senza raggiungere altezze significative, con zone pianeggianti nel meridione in corrispondenza delle valli della Morava e dell'Oder, i fiumi principali della regione. • Econ. - La presenza di notevoli risorse minerarie ed energetiche (giacimenti di carbone, lignite, ferro, petrolio, gas naturale) ha favorito lo sviluppo industriale, particolarmente nei settori siderurgico, meccanico, chimico, cartario, tessile. L'agricoltura è comunque risorsa fondamentale per l'economia morava, che produce: uva, cereali, luppolo, tabacco, barbabietole da zucchero. Attività importanti sono anche l'allevamento del bestiame e lo sfruttamento forestale, dal momento che sono ancora estese le aree boschive. • St. - Abitata da popolazioni paleolitiche, fu occupata a partire dal IV sec. a.C. dai Celti Cotini e dal I sec. d.C. dai Quadi. Intorno al V sec. vi si insediarono popolazioni slave, che assunsero il nome di moravi le quali, fra i secc. VII e VIII, subirono la dominazione degli Avari. Una prima dinastia, fondata da Mojmir (830 circa - 846) e costituitasi alla guida di uno stato indipendente, diede alla vita alla Grande M. che comprendeva anche Boemia, Slovacchia, Pannonia, Polonia minore e parte della Slesia. Il IX sec. fu anche quello della conversione della regione al Cristianesimo, in seguito alla predicazione degli apostoli slavi Cirillo e Metodio (V. CIRILLO e METODIO). Con Svatopluk (870-894) la Grande M. raggiunse il suo apice di potenza ma in seguito fu di volta in volta annessa dagli Ungari (906), dai Boemi (958), dai Polacchi (1003) e infine fu spartita tra Boemia e Ungheria (1029). Nel 1212 Federico II, con la Bolla d'Oro di Sicilia, stabilì l'appartenenza della M. alla Boemia e solo nel 1468, dopo secoli di prosperità, la regione fu conquistata dal re d'Ungheria Mattia Corvino, alla cui morte la regione tornò alla Boemia. Insieme ad essa fu annessa all'Impero degli Asburgo nel 1526. Nel 1618 si verificò un tentativo di rivolta alla dominazione austriaca, che però sortì solo un inasprimento del controllo asburgico sulla regione e l'insediamento di un commissario imperiale. Sotto Maria Teresa, nel 1749, Boemia e M. furono scisse in due province autonome dell'Impero e tornarono a unirsi solo dopo la prima guerra mondiale quando costituirono la Cecoslovacchia indipendente. Gli occupanti nazisti diedero vita nel 1939 a un protettorato di Boemia e M. facente capo al Terzo Reich, mentre, dal 1945, tornò a far parte della federazione cecoslovacca. Nel 1993, quando fu sancita la separazione dalla Slovacchia, costituì con la Boemia la Repubblica Ceca.