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Morsa.

Attrezzo da lavoro, montato sul banco o sulla piattaforma di una macchina utensile, per bloccare un pezzo (di qualsiasi materiale) durante la lavorazione; può essere di acciaio (se usata per lavorazioni meccaniche) o di legno (se utilizzata in lavori di falegnameria). Ogni m. è costituita da due ganasce (la prima mobile, la seconda fissa) e da una leva azionante una grossa vite, che impedisce alle ganasce di allontanarsi fra loro. ║ Per estens. - Qualunque attrezzo che, tramite due ganasce, serva per tenere nella posizione desiderata un oggetto. ● Giochi - Nel gioco della dama, manovra di accerchiamento in seguito alla quale l'avversario si trova nella condizione di non poter muovere uno o più pezzi. ● Costr. - Nelle murature costituite da due o più paramenti verticali affiancati, ogni pietra (o mattone) che a causa della sua maggiore lunghezza sporge rispetto alle altre della stessa fila, esercitando un'azione di collegamento (o di ammorsamento) con il paramento contiguo. ● Mar. - Nell'allestimento navale, sinonimo di calastra, sostegno al quale si appoggia ogni imbarcazione sistemata sul ponte scoperto di una nave. Le m. sostituiscono, nella loro azione di sostegno, i paranchi. ● Geogr. - Valle stretta e profonda, con pareti scoscese. ● Tecn. - Esistono diversi tipi di m., anche se gli elementi fondamentali (ganasce e vite di serraggio) restano a tutte comuni. Solo in alcuni casi, quando si renda necessario un serraggio più sicuro ed efficiente, si possono adottare m. dotate di un dispositivo pneumatico che controlli l'azione della ganascia mobile. I tipi più comuni sono: le m. a cerniera o a gambo, ormai poco usate; le m. parallele (o carrelli), nelle quali la ganascia mobile è costituita da una testa a L che si sposta parallelamente a se stessa, mediante una vite o una camma, mentre il bordo del tavolo funge da ganascia fissa; le m. portatili, assicurate al tavolo da un qualsiasi morsetto; le m. da banco, fissate al banco di lavoro mediante bulloni.