Appartenente alla setta religiosa denominata "Chiesa di Gesù Cristo dei
Santi dell'ultimo giorno". La setta venne fondata dallo statunitense Joseph
Smith (Sharon, Vermont 1805 - Carthage, Illinois 1844) che sosteneva di aver
ricevuto da Dio, nel corso di una visione, l'illuminazione ovvero la rivelazione
che il Cristianesimo si fosse estinto con la scomparsa dell'ultimo apostolo di
Gesù e che toccasse a Smith stesso restaurarlo e diffonderlo. I testi
sacri della setta sono il
Libro di Mormon (1830),
Il libro della
dottrine e delle alleanze (1835), in cui Dio stesso traccia le linee guida
del movimento mormone, e la
Perla di gran valore (1851), che contiene,
fra le altre cose, l'autobiografia di Smith.
Il libro di Mormon sarebbe
la trasposizione letterale della "rivelazione" di Dio incisa su alcune tavole
d'oro ritrovate in circostanze misteriose da Smith stesso. Le tavole, secondo il
profeta, riportavano l'antica storia del continente americano e le rivelazioni
ricevute dal profeta Mormon, erede della stirpe di alcune tribù di
Israele immigrate in America in età precolombiana, e dirette alla
popolazione autoctona. In realtà nel libro si susseguono episodi tratti
dalla Bibbia e profezie intese a dare forza alla teoria che considera quella dei
m. una tradizione religiosa indigena e indipendente dalle chiese del
Vecchio Continente. Secondo Smith, Dio, apparso per ben tre volte negli Stati
Uniti, avrebbe investito i
m. della missione di rigenerare l'Europa
corrotta. L'estesa e convinta attività di propaganda di Smith
attirò un gran numero di proseliti, ma provocò profondi attriti e
dissensi con le autorità locali che costrinsero la nuova comunità
a trasferirsi prima in Missouri e poi in Illinois. Gli scontenti tuttavia non
cessarono e nel 1844 Smith fu ucciso nel corso di una rivolta. Alla morte del
profeta la setta si scisse in due tronconi, l'uno guidato dal figlio di Smith e
l'altro da Brigham Young, uomo dotato di grande carisma che trasferì la
Chiesa nello Stato dello Utah, nella zona del Gran Lago Salato, fondando la
città di Salt Lake; la setta venne guidata da una severa teocrazia che
prevedeva la comunione dei beni e l'eliminazione fisica dei dissidenti. Per
ovviare al soprannumero di donne nella comunità, fu inoltre stabilita la
poligamia. Nel corso degli anni, malgrado lo strenuo tentativo di isolarsi dal
resto del mondo, i
m. furono avversati e perseguitati dalle
autorità ortodosse fino a che alla fine del XIX sec. non decisero di
abolire la poligamia e cambiare alcune delle loro leggi. Attualmente la
comunità dei
m. è molto numerosa negli Stati Uniti e
specialmente nello Utah, dove rappresenta la maggioranza dei cittadini. Fedeli
ai precetti del
Libro di Mormon, venerano il profeta Smith, credono nella
Bibbia, negano il peccato originale e si affidano totalmente al capo della
setta, unico depositario della rivelazione divina. La loro chiesa vive delle
generose elemosine dei fedeli e dei proventi delle quote azionarie delle
attività commerciali; i riti religiosi comprendono canti, balli, musica,
sermoni e comunione eucaristica. Il loro stile di vita è estremamente
morigerato: non fanno uso di tabacco, tè, caffè, alcoolici e
tengono in grande considerazione la famiglia.