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Morfina.

(dal greco Morpheús: Morfeo, con riferimento alle proprietà narcotiche del farmaco). Alcaloide dell'oppio che si estrae dal papavero; fu isolato all'inizio del XIX sec. È una sostanza levogira, incolore, cristallina, amara, solubile in alcool, acidi e alcali. È dotata di azione depressiva sul sistema nervoso centrale. Somministrata in piccole dosi ha intensa azione analgesica e provoca perdita dell'autocontrollo, ebbrezza ed euforia; in dosi elevate altera la frequenza del ritmo cardiaco e porta al coma e alla morte per paralisi respiratoria. In terapia è utilizzata in tutte le forme dolorose non curabili con i comuni analgesici non narcotici.