Centro in provincia di Bari, 43 km a Sud-Est del capoluogo; è situato a 9
m s/m., sul litorale adriatico. L'economia locale è basata
sull'agricoltura (olive, mandorle, prodotti ortofrutticoli) e
sull'attività portuale; pesca; industria (metalmeccanica, alimentare,
tessile, del legno, della plastica). 48.290 ab. CAP 70043. • St. - Di
probabile origine greca, è nominata per la prima volta nel 545, quando
ospitò i profughi della vicina città di Gnazia. Grazie al suo
porto naturale, godette nel Medioevo di una certa prosperità. Nel 1042 fu
saccheggiata e distrutta dai Bizantini e dopo qualche anno fu occupata dai
Normanni. Nell'XI sec. divenne sede vescovile e in seguito ottenne una certa
autonomia, in quanto libero Comune, fino all'inizio della dominazione sveva.
Conquistata dai Veneziani nel 1496, rimase in loro possesso fino al 1509, quando
passò agli Spagnoli. Per tutto il periodo della dominazione spagnola e
borbonica,
M. rappresentò per il Regno di Napoli il principale
porto d'esportazione dell'olio. • Arte - La città è formata
da un nucleo medioevale con caratteristiche strade tortuose, affacciato sul
mare, e da una zona più moderna sviluppatasi verso l'entroterra. Notevoli
la basilica romanica di Santa Maria Amalfitana (XI sec.), la cattedrale del XII
sec., ma ricostruita in stile barocco (1742-70), il castello eretto da Federico
II. Nei dintorni, i resti dell'abbazia benedettina di Santo Stefano, fatta
costruire dai conti di Conversano nel 1088.