Capitale (1.378.707 ab.) dell'Uruguay e capoluogo del dipartimento omonimo; si
estende lungo la sponda settentrionale dell'estuario del Río della Plata.
Scalo aeroportuale internazionale,
M. risulta ben collegata con il resto
del Paese tramite la rete ferroviaria e stradale. • Econ. - Principale
centro commerciale e industriale del Paese (vi è concentrata circa l'80%
della produzione industriale), negli ultimi anni a
M. si sono sviluppate,
accanto alle tradizionali industrie per la conservazione e trasformazione di
prodotti agricoli e dell'allevamento (mattatoi, impianti di refrigerazione,
zuccherifici, concerie, calzaturifici, impianti tessili), impianti chimici,
metallurgici, meccanici e petrolchimici. Lo sviluppo del settore industriale
è favorito dalla presenza di un grande porto; qui attraccano le flotte
per la pesca nell'Atlantico meridionale. A
M. sono anche concentrate le
attività finanziarie, amministrative e culturali del Paese. Il clima mite
e le splendide spiagge circostanti, fanno sì che
M. sia un
importante centro turistico. • St. - Fondata dagli Spagnoli nel 1726, su
iniziativa di Mauricio de Zabala, che volle farne una sorta di roccaforte contro
la minaccia di penetrazione portoghese in Brasile,
M. cominciò a
svilupparsi come centro cittadino verso la fine del Settecento. Nel 1806 la
città, per aver appoggiato la riconquista di Buenos Aires, presa dagli
Inglesi, fu occupata dalle truppe britanniche. Nel 1810
M. divenne il
quartier generale delle forze fedeli alla corona spagnola e, in quanto tale,
subì, fino al giugno 1814, ripetuti attacchi da parte delle forze
rivoluzionarie. Nel 1817 cadde in mano ai Portoghesi, che la abbandonarono solo
nel 1828 quando, a seguito del trattato di pace fra Brasile e Province Unite del
Río della Plata, fu dichiarata l'indipendenza dell'Uruguay, di cui
M. divenne capitale. Assediata a lungo dagli Argentini (1843-51), durante
la guerra contro M. de Rosas fu difesa da volontari europei, tra cui Italiani,
guidati da Garibaldi. ║
Conferenza di M.: settima Conferenza
panamericana (dicembre 1933 - gennaio 1934). In tale occasione gli Stati Uniti
d'America proposero un abbassamento delle barriere doganali; si cercò
inoltre un'intesa fra Bolivia e Paraguay, Paesi impegnati nella guerra del
Chaco. Fu avanzata la proposta che tutti gli Stati americani si impegnassero a
non intervenire negli affari interni degli altri; l'accoglimento di tale
proposta da parte degli Stati Uniti, nella persona del presidente F.D.
Roosevelt, rappresentò una notevole svolta rispetto alla politica di J.
Monroe. ║
Congresso antifascista di M.: tenutosi nel 1942, vide la
partecipazione di molti esuli antifascisti provenienti dall'Italia. In quella
sede si propose la costituzione di una legione italiana che combattesse a fianco
degli Alleati, e di un Consiglio nazionale, che rappresentasse l'Italia
antifascista. Queste proposte rimasero lettera morta a causa dell'opposizione
dei Governi americano ed inglese. • Arte - L'originario nucleo cittadino
sorge sul capo che chiude a Oriente la baia di
M.; qui si trovano alcuni
notevoli edifici: la casa di Cipriano de Melo y Meneses, che ospita il Museo
storico nazionale, la villa Morales, oggi sede del Museo Juan M. Blanes, la
cattedrale settecentesca affacciantesi sulla grande
Plaza de la
Costituciòn, ove si trova anche l'antico municipio coloniale,
chiamato
Cabildo. Fra le costruzioni più recenti, interessanti
sono l'edificio panamericano e il Seminario arcidiocesano.
Montevideo: plaza Independencia
La storica porta dell'antica città di Montevideo