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Montauban.

Città (51.000 ab.) della Francia sud-occidentale, capoluogo del dipartimento di Tarn-et-Garonne, 44 km a Nord di Tolosa; è situata a 84 m s/m., sul fiume Tarn, presso la confluenza con il fiume Tescou. • Econ. - Principale mercato agricolo dei prodotti della regione. Industrie alimentari, meccaniche, elettrotecniche, calzaturiere, tessili e della ceramica. Nodo ferroviario sulla linea Marsiglia-Parigi, che qui si dirama anche in direzione di Bordeaux. • St. - Fondata, nel 1144, per volontà di Alfonso I Giordano duca di Tolosa, sul luogo dell'antico borgo di Montauriol, la città ottenne larghe franchigie comunali. Nei secoli seguenti fu interessata dalle persecuzioni contro gli Albigesi, ma dal 1317 diventò sede episcopale. Ceduta agli Inglesi con il trattato di Brétigny nel 1360, fu riacquistata dalla Francia nel 1414. Nel 1560 passò al calvinismo e, durante il periodo delle guerre di religione, fu una delle principali piazzaforti degli ugonotti. Favorita nella propria crescita, anche economica, dalla libertà di culto sancita con l'Editto di Nantes (1598), M. subì tuttavia nel 1621 l'assedio delle truppe di Luigi XIII e, dopo la caduta di La Rochelle, fu costretta a chiedere la pace, mentre Richelieu ne ordinò la distruzione delle fortificazioni e delle mura (1629). In seguito la città attraversò un periodo di decadenza a causa di una pestilenza che decimò la popolazione, della revoca della libertà di culto (editto di Fontainebleau, 1685) e della conseguente fuga di molti cittadini. • Arte - M. è uno degli esempi noti di città medioevali, edificate secondo un piano regolatore prestabilito. La planimetria regolare, a forma di trapezio, fu concepita in armonia con la conformazione del terreno. Gli isolati della città vecchia (ricostruiti nel XVI sec. in seguito ad un incendio), si dispongono intorno alla piazza, che riprende la struttura trapezoidale della città e della cerchia delle mura ed è perimetrata da portici. Notevole il ponte a sette arcate sul fiume Tarn (1303-1306), la chiesa gotica di San Giacomo (sec. XIV) e la cattedrale barocca (1692-1739), al cui interno si trova il Voto di Luigi XIII di Ingres. All'artista, nativo della città, è intitolato il museo cittadino, che conserva le collezioni raccolte da quest'ultimo e molti dei suoi quadri. Interessanti anche le collezioni di artisti dei secc. XIX-XX.