(voce inglese). Nome depositato di una macchina tipografica da composizione a
caratteri mobili, in lega di piombo, che compone e fonde un carattere alla
volta. La
m. è stata per oltre un secolo, insieme alla linotype
(che compone e fonde righe di caratteri), un macchinario indispensabile in tutte
le tipografie. In seguito all'introduzione, avvenuta negli anni Settanta, della
fotocomposizione e della stampa offset, la
m. è attualmente sempre
meno usata. Ideata nel 1886 da T. Lanson, è costituita da due
apparecchiature separate: la
tastiera, che perfora un rullo o un nastro
di carta, con un sistema secondo il quale a ogni tipo di foro corrispondono le
varie lettere da comporre; la
fonditrice che restituisce, fondendoli, i
caratteri corrispondenti convenzionalmente a ogni foro del rullo e li allinea
sino a formare righe analoghe a quelle ottenute con i caratteri mobili. La
tastiera è composta da 336 tasti (di cui 227 corrispondenti a caratteri e
segni e i rimanenti corrispondenti a comandi operativi), dai punzoni perforanti
e da un tamburo ruotante sul quale scorre il nastro da carta montato a
rotolo.