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Mondovì.

Centro in provincia di Cuneo, 24 km a Est del capoluogo, a 395 m s/m. Agricoltura (uva, frutta, foraggi, cereali); industrie alimentari, meccaniche, del legno, delle materie plastiche, dell'abbigliamento, dei materiali da costruzione. 22.022 ab. CAP 12084. • St. - La città venne fondata alla fine del XII sec. con il nome di Monteregale; nel 1213 il vescovo di Asti, appoggiato dal marchese di Ceva, ne cacciò gli abitanti e la distrusse. Ricostruita nel 1232 con l'aiuto dei Milanesi, M. fu dominio degli Angiò quindi, dal 1276 al 1305, tornò in possesso del vescovo di Asti. Nuovamente ceduta agli Angioini (1305-1347), passò ai Visconti, ai marchesi di Monferrato, infine ai Savoia (1418), ai quali rimase fino al Settecento. Divenuta sede vescovile nel 1388, M. conobbe un periodo di particolare splendore nel corso del Cinquecento, quando fu scelta come sede dell'università piemontese. Dopo la parentesi napoleonica, dal 1814 la città tornò in possesso dei Savoia. Nel 1973 fu creato il Circondario di M., comprendente decine di comuni della provincia di Cuneo. • Arte - La città presenta due parti distinte: la parte più antica sorge sulla sommità di una collina, mentre i quartieri più recenti costituiscono la città bassa, collegata con la parte alta da una funicolare. La città alta conserva, oltre ad alcuni edifici tre-quattrocenteschi, diversi esempi di architettura barocca. La cattedrale (1713), la chiesa della Misericordia (1708-17), il Seminario furono progettati dall'architetto F. Gallo; all'opera di G. Boetto si deve invece la secentesca chiesa di S. Francesco Saverio, che all'interno conserva affreschi di A. Pozzo. Fra gli altri edifici sono interessanti la chiesa dei SS. Pietro e Paolo e la chiesa di S. Filippo. Nelle vicinanze del centro sorge il santuario di Vicoforte, la cui cupola fu affrescata da G. Bibiena.