Termine fenicio, indicante un sacrificio di vittime umane praticato in
particolare a Cartagine allo scopo di ottenere dalla divinità la salvezza
della famiglia o dell'intera comunità. Il sacrificio si basava sulla
convinzione che le vittime, "passando" per il fuoco, si trasformassero in esseri
protettori della comunità dalla quale erano nati e che li avrebbe poi
venerati con un culto particolare in speciali templi (
tofet). Del
sacrificio, che presso i Fenici orientali ebbe scarsa diffusione, parla anche
l'Antico testamento: è probabile che proprio un'interpretazione inesatta
del passo abbia generato l'ipotesi dell'esistenza presso il popolo ebraico di un
dio Moloch (V.) in onore del quale sarebbe stato
celebrato il sacrificio.