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Mohilev). Città (364.000 ab.) della Bielorussia, capoluogo
della provincia omonima, 180 km a Est di Minsk. Porto sul Dnepr e importante
nodo stradale e ferroviario. Industria (tessile, chimica, metalmeccanica,
automobilistica, conciaria, delle calzature). • St. - Di origine antica,
fiorì nel XII sec. sotto i principi Vitebsk, passando successivamente
alla Lituania e alla Polonia. Nel 1526 ebbe il titolo di città e nel 1561
il sovrano polacco riconobbe i suoi diritti comunali e le conferì i
privilegi di mercato e di fiera. Durante la guerra del Nord, nel 1708, fu
distrutta dagli Svedesi, ma nel 1772 fu ceduta alla Russia. Nel 1812 fu occupata
dalle truppe napoleoniche. Durante la prima guerra mondiale fu sede del comando
supremo dell'esercito russo, mentre nella seconda guerra mondiale, dopo aspri
combattimenti, fu conquistata dai Tedeschi, che la occuparono fino al 1944.
Ritornò quindi a far parte dell'Unione Sovietica per poi diventare
città dello Stato di Bielorussia nel 1991. ║
Provincia di M.
(29.000 kmq; 1.267.000 ab.): regione della Bielorussia orientale, si estende
lungo il bassopiano del Dnepr. Vaste foreste. Agricoltura (cereali, lino,
foraggi, legumi, patate); allevamento (bovino, suino); risorse minerarie (torba,
quarzo, fosforite). Le maggiori industrie sono concentrate nel capoluogo.