(dal latino
mobilitas). Condizione di ciò che è mobile;
attitudine a muoversi, a spostarsi. ║ Per estens. - Volubilità,
versatilità. ║ Per estens. - Capacità di esprimere,
attraverso la mimica facciale, i propri stati d'animo:
m. facciale, m. dello
sguardo. • Econ. -
M. dei fattori di produzione: trasferimento
dei fattori produttivi (macchinari, terra, lavoro, ecc.) da un luogo all'altro
(in questo caso si parla, propriamente, di
m. territoriale), o da un
settore all'altro, allo scopo di conseguire un migliore sfruttamento delle
risorse e la massima efficienza del sistema produttivo. ║
M. del
lavoro: insieme degli spostamenti dei lavoratori da un'attività
produttiva a un'altra. La
m. può richiedere una preparazione
professionale di pari grado o una di grado più elevato: nel primo caso si
parla di
m. orizzontale, nel secondo di
m. verticale. La
m.
è detta
interaziendale qualora comporti lo spostamento da
un'azienda a un altra;
intraziendale se avviene all'interno della stessa
azienda. Generalmente la
m. orizzontale è di tipo interaziendale
ed è determinata dalla differenza nelle condizioni di lavoro; spesso, in
Italia, essa ha assunto i connotati dell'emigrazione dalle regioni meridionali a
quelle settentrionali. Tuttavia il susseguirsi di crisi occupazionali
all'interno delle aziende e i frequenti processi di riconversione e di
ristrutturazione all'interno delle stesse, hanno reso sempre più
frequente anche il fenomeno della
m. orizzontale intraziendale.
Presupposto della
m. verticale, sia di tipo interaziendale che
intraziendale, è l'esistenza di un sistema che tuteli coloro che
interrompono un rapporto di lavoro per intraprenderne un altro. • Dir. -
La normativa vigente in materia di
m. (L. 23-7-1991) prevede la rottura
del vincolo contrattuale fra l'impresa in crisi e i lavoratori eccedenti. In
caso di avvio di provvedimenti straordinari di integrazione salariale, l'impresa
che non si ritenga in grado di reimpiegare tutti i lavoratori sospesi, ha
diritto di avviare le procedure di
m., alle quali partecipano con diritto
di consultazione e di informazione i rappresentanti sindacali. I lavoratori
posti in
m. hanno diritto a un'indennità, il cui importo è
di solito lievemente inferiore a quello dell'integrazione salariale; ad essi
sono date particolari garanzie occupazionali, quali il diritto di precedenza
nelle assunzioni e la frequenza a corsi di formazione professionale. La
normativa del 1993 che regola il settore del pubblico impiego prevede un
più razionale impiego delle risorse umane presenti tramite trasferimenti,
che possono essere sia volontari che d'ufficio. Se il lavoratore non accetta la
destinazione del trasferimento d'ufficio viene dichiarato in
disponibilità; passati due anni, qualora non sia stato richiamato
in servizio, viene collocato a riposo. • Sociol. -
M. sociale:
passaggio di individui, o gruppi, da una posizione sociale a un'altra; qualora
esso avvenga da un punto all'altro della gerarchia sociale, si parla di
m.
verticale, quando invece il passaggio si verifichi all'interno di uno stesso
livello, si parla di
m. orizzontale. I primi fondamentali studi in questo
campo vennero condotti da V. Pareto all'inizio del Novecento: egli descrisse i
fenomeni di ricambio sociale determinati dall'ascesa o dalla discesa nella scala
sociale di individui originariamente appartenenti a classi inferiori o
superiori. Pareto mise in luce come tali spostamenti siano generalmente
accompagnati dalla tendenza ad uniformarsi ai modelli comportamentali della
classe superiore in cui ci si immette, ma anche dalla tendenza a modificarli
tramite atteggiamenti e abitudini acquisiti precedentemente. L'espressione
m.
sociale fu, tuttavia, coniata nel 1927 da P.A. Sorokin, che ne distinse tre
tipologie: la
m. professionale, quella
economica e infine quella
politica. Le successive indagini sociologiche hanno privilegiato il primo
tipo, visto come un processo in cui l'adattamento alle mutazioni di tipo
economico e sociale si realizza attraverso cambiamenti nel sistema delle
ricompense. Grande spazio è stato anche dato anche all'indagine sui
fattori che influiscono sulla
m. sociale: normativi (norme che
favoriscono la
m. degli individui), strutturali (particolari fasi
economiche, processi di industrializzazione), o individuali (l'acquisizione da
parte dei singoli di particolari abilità). Anche le conseguenze della
m. sociale sono state suddivise in strutturali e individuali: le prime
riguardano le variazioni che si verificano nella stratificazione sociale di una
società, mentre le seconde, che possono andare dalla perdita del senso di
appartenenza, alla crisi di identità, alla ridefinizione del sistema dei
valori, concernono i singoli soggetti protagonisti del fenomeno di
m.
• Dir. - Istituto introdotto nella legislazione del lavoro italiana nel
1977 e successivamente modificato nel 1991; la normativa sulla
m.
è volta in particolare a mitigare l'impatto sociale della
disoccupazione. La
m. viene attivata qualora un'impresa non sia più in grado di
conservare il livello occupazionale a causa di una situazione non transitoria di
crisi, che la costringe a una ristrutturazione e alla conseguente riduzione di
personale. La procedura prevede la formazione di liste di
m., compilate
con l'assenso delle organizzazioni sindacali, che includono i nomi dei
lavoratori esuberanti. A differenza che nella prima legislazione, quella del
1991 prevede la risoluzione del contratto di lavoro,
cioè il licenziamento. Per i lavoratori inclusi nelle liste di
m.
sono previsti: un sussidio economico di entità e durata variabili; il
diritto a usufruire di corsi di formazione e riqualificazione professionale; il
diritto di precedenza nelle assunzioni fatte tramite ufficio di collocamento.
• Med. - Il termine
m., seguito generalmente da un aggettivo (
m.
normale, ridotta, eccessiva), è utilizzato per indicare la
capacità di movimento di un'articolazione. • Fis. -
M. delle
cariche elettriche: velocità che le particelle cariche
acquisterebbero, in un mezzo conduttore, sotto l'azione di un campo elettrico di
intensità unitaria. • Chim. -
M. degli elementi:
rapidità e facilità presentata dagli elementi nel migrare negli
ambienti superficiali. La
m. dipende da diversi fattori quali il pH, il
grado di ossidazione, l'azione di microrganismi, ecc. • Trasp. -
Indice
di m.: rapporto fra il numero degli spostamenti effettuati, in un anno,
dagli abitanti di una città al suo interno e il numero totale degli
abitanti di quella stessa città.