(dal greco
mítos: filamento). Biol. - Processo di divisione
cellulare, proprio delle cellule eucariote, che consente la formazione di due
cellule diploidi a partire da una cellula madre pure diploide. Il termine
m. fu coniato nel 1878 da W. Flemming; nello stesso anno Schleicher
propose quello di
cariocinesi; attualmente alcuni studiosi preferiscono
usare il termine
m. o cariocinesi per indicare le fasi del processo di
divisione che riguardano il nucleo, e quello di
citocinesi, o
citodieresi per indicare la fase di divisione del citoplasma. La
m. riguarda tutte le cellule somatiche e gli stadi immaturi delle cellule
germinali, mentre la
meiosi (V.) interessa
solamente le cellule germinali in maturazione. La
m. garantisce l'aumento
numerico delle cellule, unitamente al mantenimento quantitativo e qualitativo
del patrimonio genetico in ciascuna delle cellule figlie. Si è soliti
suddividere la
m., che di per sé è un processo continuo, in
quattro fasi:
profase,
metafase,
anafase,
telofase.
La
profase ha inizio dopo che, durante la fase S del ciclo cellulare, il
DNA è stato duplicato. Essa è caratterizzata da un processo di
contrazione e condensazione dei cromosomi, determinato dalla formazione di
successive spiralizzazioni. I cromosomi, resi in questo modo più corti,
diventano visibili al microscopio: essi appaiono formati da due filamenti
(
cromatidi); i cromatidi dello stesso cromosoma, chiamati
cromatidi
fratelli, rimangono attaccati nel loro
centromero. Contemporaneamente
il nucleoplasma si confonde con il citoplasma a causa della scomparsa dei
nucleoli e della membrana nucleare. Nella
metafase compaiono le fibre del
fuso che vengono a unire i due poli della cellula; i cromosomi si muovono verso
il piano equatoriale della cellula, si attaccano alle fibre del fuso in
corrispondenza del centromero, venendo a formare la cosiddetta
piastra
equatoriale. Nell'
anafase le coppie di cromatidi fratelli si separano
a partire dal centromero, e ciascun membro della coppia si dirige verso i poli
opposti della cellula. I processi caratterizzanti la
telofase riconducono
il nucleo al suo aspetto interfasico: attorno a ciascun nucleo figlio si forma
una membrana nucleare, riappaiono i nucleoli, i cromosomi si despiralizzano. Il
citoplasma viene quindi suddiviso in due dalla nuova membrana cellulare. Tale
processo, denominato
citodieresi, nelle cellule animali è
determinato dalla formazione nella regione mediana di una sorta di strozzatura
(
solco equatoriale), che progressivamente si approfondisce e divide in
due la cellula a causa della presenza di un
anello contrattile di actina.
Nelle cellule vegetali, invece, sono delle vescicole membranose, derivanti dal
reticolo endoplasmatico del citoplasma che, confluendo verso l'equatore della
cellula, formano la membrana di separazione. La durata della
m.
può andare da circa 40 minuti a due ore; la sua frequenza dipende dalla
categoria cellulare, e dai diversi momenti del ciclo di vita dell'organismo.
Essa è infatti particolarmente frequente nelle fasi di accrescimento e di
sviluppo, durante i processi di cicatrizzazione, rigenerazione e in caso di
formazioni neoplastiche. La
m. può essere indotta tramite sostanze
chimiche quali, ad esempio, la
fitoemoagglutinina, così come il
suo normale svolgimento può essere interrotto, o rallentato, da forti
abbassamenti o innalzamenti della temperatura, da raggi X, o da particolari
sostanze chimiche, dette
antimitotici. Alcuni antimitotici trovano
impiego nelle terapie chemioterapiche antitumorali in quanto, bloccando la
divisione cellulare, impediscono la proliferazione delle cellule tumorali. La
m. viene anche chiamata
divisione indiretta per distinguerla
dall'
amitosi o
divisione cellulare diretta, in cui le cellule
figlie derivano dalla separazione per strozzatura della cellula madre. In questo
tipo di divisione cellulare non si avrebbe, quindi, la comparsa di cromosomi ben
definiti in quanto la ripartizione del materiale genetico avverrebbe in modo
casuale. Attualmente gli studiosi ritengono che non esista un tale tipo di
divisione diretta e che i casi di amitosi descritti in passato, siano da
considerare fenomeni di scissione nucleare, o particolari casi di
m.
Rappresentazione schematica degli stadi fondamentali della mitosi