(dal latino
miser: misero). Povertà estrema; stato di indigenza,
di privazione del necessario. ║ Stato di infelicità e di dolore.
║ Al plurale: affanno, guaio, disavventura. ║ Meschinità,
bassezza spirituale e morale. ║ Cosa di scarso valore, misera. ║
Quantità scarsa, insufficiente, inadeguata ai bisogni; piccola somma di
denaro. ║ Penuria, scarsità. ║ Nel linguaggio aulico e
letterario, eccesso di parsimonia, avarizia. ║ Fig. -
Piangere m.:
lamentarsi in modo ostentato della propria situazione economica, spesso
esagerandola, per muovere a compassione gli altri o per dissimulare avarizia.
║
Porca m.! o
Per la m.: espressioni popolari di stizza o
disappunto. • Bot. - Erba sempreverde della famiglia Commelinacee
(
Tradescantia viridis), originaria del Brasile. Ha fusto prostrato,
foglie ovali lanceolate, lineate di bianco e di rosa in alcune varietà
ornamentali, fiori effimeri, bianchi. • Med. -
M. fisiologica:
stato di estrema denutrizione e indebolimento dell'organismo derivante da lunghe
privazioni (fame, freddo, stanchezza). È caratterizzata da un notevole
calo ponderale, astenia, anemia, insonnia e talvolta da anoressia. È
spesso accompagnata e aggravata da patologie concomitanti, quali disturbi a
carico del sistema nervoso, del fegato e dell'apparato digerente.