Med. - Termine generico per designare ogni alterazione patologica dei muscoli,
sia strutturale che funzionale, che non sia però legata a lesioni del
sistema nervoso centrale o periferico. Si tratta di un campo della patologia che
negli ultimi decenni ha fatto notevoli progressi, per via delle scoperte
compiute nell'ambito della genetica, della microscopia elettronica e della
biochimica. Si distinguono
m. primarie e secondarie: queste ultime sono
connesse a malattie endocrine, per esempio iperparatiroidismo, tireotossicosi,
disfunzioni a carico delle ghiandole surrenali, o a stati tossici (causati da
alcool, farmaci, droghe). Le
m. primarie possono essere di origine
genetica, infiammatoria, dismetabolica o infettiva. Comprendono anche le varie
forme di
m. degenerative che vanno sotto il nome di
distrofie
muscolari progressive. La
miastenia grave e in generale le sindromi
miasteniche (V. MIASTENIA), pur derivando da
disfunzioni a livello della placca neuromuscolare e non essendo quindi delle
m. in senso stretto, vengono ricomprese in questa categoria per il fatto
che si manifestano clinicamente con una abnorme faticabilità
muscolare.