(o
cardiomiopatìa). Med. - Termine indicante qualunque malattia
del muscolo cardiaco, sia primaria (vale a dire dipendente da causa
sconosciuta), sia secondaria (dipendente da causa nota), come le affezioni
cardiovascolari, e derivante quindi da ischemia cardiaca, dalla cardiopatia
reumatica o congenita, nonché dalle alterazioni legate all'ipertensione
arteriosa o all'uso di farmaci. Suddivise su base funzionale, le
m.
primitive presentano la seguente classificazione. ║
M. congestizia
o
dilatativa: riunisce le
m. contraddistinte da una spiccata
dilatazione delle cavità ventricolari con assottigliamento delle pareti
del cuore; i suoi sintomi si aggravano con il trascorrere del tempo e sono
costituiti da aritmia, dispnea da sforzo anche a riposo, tachicardia,
affaticabilità, congestione del fegato. La terapia, di tipo farmacologico
per il controllo dei sintomi, con il procedere della malattia diventa chirurgica
e richiede il trapianto cardiaco. ║
M. ipertrofica: caratterizzata
da ispessimento delle pareti muscolari cardiache senza dilatazione; la sua
terapia è farmacologica; la sintomatologia comprende angina, aritmia e
scompenso cardiaco; questa patologia, meno grave della precedente, evolve verso
lo scompenso cardiaco cronico. ║
M. restrittiva: si può
presentare con o senza obliterazione della cavità ventricolare,
provocando un'alterata attività diastolica. In Europa, e in particolar
modo in Italia, si riscontrano più frequentemente le
m.
congestizie e quelle restrittive, entrambe malattie gravi che compromettono la
regolare funzionalità cardiaca.