Capitale (1.725.100 ab.) della Bielorussia e capoluogo dell'omonima provincia
(40.800 kmq; 3.288.000 ab.). È situata sulle rive del fiume Svisloč,
affluente della Beresina, a 209 m s/m. • Econ. - Situata nel punto di
incrocio di importanti vie di comunicazione e al centro di un vasto distretto
agricolo, è un attivo mercato e sede di industrie (siderurgiche,
meccaniche, della lavorazione delle setole, della fabbricazione della birra e
della carta). • St. - Fondata verso la metà dell'XI sec., fu
più volte distrutta, finché agli inizi del XII sec. formò
un principato indipendente, annesso a Kiev nel 1129. Dopo l'invasione mongola,
nel 1240
M. venne occupata dalla Lituania; nel corso del XV sec.
raggiunse notevole prosperità, quale capitale del voivodato omonimo dello
Stato polacco-lituano. Sottomessa, nel 1654, allo zar Alessio Michajlovič,
passò poi a far parte della Russia con la prima spartizione della
Polonia. Durante la prima guerra mondiale fu occupata da truppe tedesche
(febbraio-dicembre 1918) e nel 1929 vi ebbe luogo una conferenza d'armistizio in
preparazione della pace di Riga. Dal 1941 al 1944 fu sotto il controllo dei
Tedeschi. • Arte - Devastata dai bombardamenti nella seconda guerra
mondiale,
M. è costituita da edifici relativamente recenti.
Conserva una fortezza del XVIII sec. e la cattedrale cattolica del XVII
sec.