Centro in provincia di Vibo Valentia, a 356 m s/m., alle pendici dell'altopiano
del Poro. Agricoltura (cereali, ortaggi, frutta, uva); allevamento bovino e
suino; industrie alimentari e dell'edilizia. Antica sede vescovile. Cattedrale e
resti dell'abbazia della Trinità e dell'antica città. 7.423 ab.
CAP 89852. • St. - Di antica origine, nella seconda metà dell'XI
sec. divenne il centro politico-militare della nascente potenza di Ruggero
d'Altavilla, poi conte di Calabria e di Sicilia. Raggiunse maggiore splendore
sotto gli altri sovrani normanni, che l'ingrandirono, poi la città
decadde e verso la fine del XIII sec. divenne possesso feudale di Ruggero di
Lauria. Distrutta dai terremoti del 1783 e del 1905, fu ricostruita entrambe le
volte. Il 28 giugno 1807, nei suoi pressi ebbe luogo la battaglia tra i Francesi
del generale Regnier e i Borbonici comandati dal principe Luigi
d'Assia-Philippsthal: i primi si assicurarono, con la vittoria, il possesso
stabile della Calabria.