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Microfilm.

Pellicola fotografica usata per l'esecuzione di fotografie a formato molto ridotto. Si ricorre al m. principalmente per la riproduzione di manoscritti, libri, documenti, cataloghi. La pellicola utilizzata è la normale pellicola cinematografica da 35 mm (talvolta si fa uso anche del formato 16 mm o 8 mm). La lettura del m. viene effettuata attraverso il microlettore, un proiettore che proietta i singoli microfotogrammi su un visore. Tramite il lettore-stampatore è possibile ottenere copie positive ingrandite. La microfilmatura consente notevolissime riduzioni di spazio rispetto ai corrispondenti archivi in carta (più del 90%); inoltre la facile ed economica riproducibilità, la praticità nella ricerca dei testi e la possibilità di consultare documenti rari senza danneggiare gli originali, hanno introdotto il m. in tutti quei settori che necessitano di conservare nel minor spazio possibile una rilevante quantità di materiale (biblioteche, archivi, ecc.).