Propriamente, piccolo mondo. • Filos. - Nell'antichità e in epoca
rinascimentale indicava l'uomo, in quanto riproduceva in sé l'esatto
ordine cosmico, il
macrocosmo. L'uomo era perciò un piccolo
universo, perfettamente corrispondente nei suoi elementi al grande mondo,
l'universo. In questa forma, l'antitesi terminologica tra
m. e macrocosmo
è già esplicita in Aristotele, ma l'idea di tale corrispondenza
è, tuttavia, più antica: la si ritrova in Anassimene, in Pitagora,
Eraclito, Empedocle e nel
Timeo di Platone. Attraverso lo Stoicismo e il
Neoplatonismo, il concetto e la formula passarono al pensiero medioevale e da
questo al Rinascimento, la cui parallela rivalutazione del mondo umano e della
natura è particolarmente adatta ad accoglierli: è da notare che
dal parallelismo simpatetico macrocosmo-
m. traggono fondamento nella
speculazione medioevale e rinascimentale molte dottrine astrologiche che
collegano i movimenti celesti con la vita e l'attività dell'uomo.
Importanti sostenitori di queste teorie furono Pico della Mirandola, Paracelso e
Giordano Bruno nel Rinascimento; Leibniz nella filosofia moderna.