Termine generico che designa l'insieme dei disturbi connessi con gli agenti
atmosferici. • Med. - Sindrome che insorge in soggetti particolarmente
sensibili alle variazioni bioclimatiche. Al verificarsi di eventi meteorologici
precisi (variazioni di temperatura, di umidità dell'aria, di pressione
atmosferica, ecc.) si nota l'insorgenza di disturbi patologici di varia natura,
destinati a regredire con lo stabilizzarsi delle condizioni climatiche.
Rientrano nelle
m. le sindromi da congelamento, i colpi di sole, le
ustioni, gli eritemi, le embolie, certe affezioni respiratorie e circolatorie,
le alterazioni della pressione, le anemopatie. Queste ultime sono causate
dall'azione dei venti sull'organismo: essi sono capaci di influenzare il grado
di ionizzazione e di umidità dell'aria nonché la temperatura
esterna. Esistono pertanto, in base al tipo di vento, la sindrome del föhn,
la sindrome del vento di Sud e Sud-Est (frequente nella regione francese di
Montpellier e di Lione), la sindrome da scirocco. I sintomi clinici delle
anemopatie sono: astenia psicofisica, insonnia, cefalea, scarsa concentrazione,
alterazioni della pressione arteriosa, stati febbrili e ansiosi. Reazioni
meteoropatiche sono da considerarsi anche la riacutizzazione dei dolori
articolari in soggetti affetti da artropatie croniche o in corrispondenza di
vecchie fratture, il verificarsi di crisi epilettiche, anginose o di
emicrania.