(dal greco
meteorismós: rigonfiamento). Med. - Accumulo di gas
nello stomaco e nell'intestino. La cause più comuni di tale disturbo sono
l'aerofagia (ingestione di aria); l'eccessiva formazione di gas durante i
processi digestivi alimentari (
m. alimentare); un deficiente
riassorbimento intestinale dei gas, a sua volta provocato o da alterazioni della
mucosa intestinale o da difetti del circolo sanguigno (scompenso cardiaco,
ipertensione del circolo portale); disturbi della peristalsi intestinale (stipsi
atonica, atonia riflessa per varie affezioni morbose nell'ambito addominale e
uro-genitale, assunzione di farmaci antivagali o di oppiacei). Nel
m.
alimentare la terapia deve essere essenzialmente dietetica e poiché gli
alimenti che con più facilità danno luogo alla produzione di gas
sono quelli ricchi di cellulosa (
m. da cellulosa), si deve procedere alla
loro eliminazione o alla loro estrema limitazione nella dieta, dando la
preferenza a cibi proteici e a quelli glicidici, che però abbiano uno
scarso contenuto di cellulosa. Nel caso, più raro, che il
m. sia
provocato da scarsa digeribilità dei cibi proteici, si devono ridurre
questi cibi e dare la preferenza a quelli glicidici. Nel caso in cui non sia
possibile identificare la causa del
m., si ricorre a una terapia
sintomatica, la quale si propone da una parte di assorbire il gas contenuto
nell'intestino mediante l'uso di farmaci adsorbenti, dall'altra di favorire
l'espulsione del gas mediante l'uso di farmaci stimolanti il tono e la
peristalsi delle pareti intestinali (carminativi), o mediante l'uso di mezzi
meccanici che facilitano la canalizzazione degli ultimi segmenti dell'intestino.
• Veter. - Negli animali si ha
m. soprattutto nei bovini e negli
equini. Nei prestomaci dei bovini può essere causato dalla fermentazione
dei foraggi a base di leguminose e dalla concomitante impossibilità
dell'animale ad eruttare. Il gas si accumula nel sacco dorsale formando una
grossa bola (
m. gassoso) oppure rimane mescolato al cibo sotto forma di
numerose piccole bollicine dalle quali viene prodotta una schiuma (
m.
schiumoso). L'accumulo progressivo di gas porta al rigonfiamento e alla
dilatazione dell'addome con conseguente rischio di eccessiva pressione sui
polmoni e quindi di asfissia. È pertanto necessario intervenire mediante
una sonda per estrarre il gas o, a seconda dei casi, pungere la bolla o
introdurre sostanze antischiuma. Nel cavallo il
m., che colpisce
l'intestino cieco e il colon, prende il nome di
colica ventosa ed
è dovuto alla fermentazione di alcuni alimenti e al cattivo andamento
delle funzioni intestinali. In questo caso l'accumulo di gas, oltre che portare
alla dilatazione dell'addome con conseguente pericolo di asfissia, provoca
dolore e difficoltà respiratorie. Qualora il ricorso a lavande gastriche,
a massaggi peristaltici dell'addome e a farmaci specifici non dia buoni
risultati, è possibile che il
m. abbia esiti letali.