Complesso degli impianti che servono per il trasporto e la distribuzione del
metano. Una volta estratto dai pozzi il metano viene trasferito, mediante
tubazioni, a un primo centro di raccolta, dove viene preparato per il trasporto:
viene cioè ridotta la sua pressione e viene separato dai componenti, che
possono risultare dannosi per il trasporto, e dalle impurità nocive. Il
gas è quindi immesso nella rete di trasporto, comprendente
m.
primari, che convogliano il metano verso le grandi aree di consumo, e
m.
secondari, che diramano il gas verso i centri di consumo. Alla rete di
trasporto sono collegate delle tubazioni che effettuano il servizio di
distribuzione; esse comprendono i
m. terziari o distributori e gli
allacciamenti ai singoli utenti. Poiché il metano è del tutto
inodore, per le condotte che attraversano zone abitate si procede alla
odorizzazione del gas, che ne rende immediatamente percepibile la
presenza in caso di fughe. Le condotte di trasporto e di distribuzione sono
costituite dalle tubazioni, dai meccanismi di regolazione e da quelli di
misurazione. Le tubazioni, in origine costruite in ghisa, sono oggi in acciaio
al carbonio, o in materiale plastico. I meccanismi di regolazione della
pressione sono azionati da un servomotore idraulico o pneumatico; talvolta si
utilizza, invece, una molla antagonista o contrappeso operante su una membrana
che, a sua volta, sopporta dalla parte opposta la pressione del gas e comanda la
valvola di regolazione. Le centrali di ricompressione sono costituite da uno o
più compressori alternativi o centrifughi, azionati da motori alternativi
a gas o elettrici. Per proteggere le tubazioni dalla corrosione provocata
dall'azione elettrochimica del terreno o da quella delle correnti vaganti, si
utilizzano sistemi di protezione elettrica o catodica, la cui azione si va ad
aggiungere alla protezione passiva fornita dal rivestimento interno delle
tubazioni, abitualmente costituito da fibre di vetro impregnate di bitume, o da
nastri di resine sintetiche. Il primo
m. italiano fu costruito nel 1939;
collegava la zona dell'Appennino tosco-emiliano con i dintorni di Firenze.