Filos. - Termine filosofico usato per indicare il linguaggio per mezzo del quale
è possibile analizzare un altro linguaggio, definito linguaggio-oggetto.
Perché un linguaggio possa essere impiegato come
m., deve
contenere dei nomi per le espressioni del linguaggio oggetto e deve essere in
grado di esprimerne sia la sintassi, che la semantica. Quando ad esempio usiamo
l'italiano (
m.) per parlare di una lingua straniera (linguaggio-oggetto),
queste condizioni sono facili da ottenere. Il
m. risulta particolarmente
utile nello studio dei linguaggi formali, in cui si definiscono gruppi di
assiomi e regole sintatticamente determinate. La nozione di
m. è
stata sviluppata in sede linguistica da Hjemslev e da Jakobson e ha trovato
negli scritti di Barthes una delle sue più ampie applicazioni.