Che concerne la metafisica o è proprio di essa. • Filos. -
Argomento m.: prova dell'esistenza di Dio che partendo dalla contingenza
di ciò che esiste, deriva la necessità di ammettere un Essere
necessario, da cui il contingente dipenda e derivi: tale Essere, in quanto
necessario e perfetto, si identifica con Dio. ║
Bisogno m.:
aspirazione verso qualcosa di trascendente, ovvero verso una giustificazione
assoluta della realtà. ║
Punto m.: espressione con cui G.W.
Leibniz indica la monade come
centro di forza che, unendo in sé la
realtà dell'atomo fisico e l'
esattezza del punto
matematico, travalica l'ambito della materialità e dell'estensione, e
dunque è qualcosa di
m. • Arte -
Pittura m.: tendenza
artistica, sviluppatasi in Italia tra il 1913 e il 1920. Ne fu iniziatore
Giorgio De Chirico, che ne chiarì estesamente la poetica in un opuscolo
intitolato
Sull'arte metafisica. Fra i maggiori esponenti di questa
corrente ricordiamo, oltre a De Chirico, C. Carrà, G. Morandi e F. De
Pisis. La pittura
m. si propose una rappresentazione della realtà
al di là dell'apparenza ottica e fenomenica delle cose, per approdare a
una dimensione misteriosa, oltreumana, non definibile con i criteri della logica
corrente o della razionalità. Infatti fra i fondamenti teorici della
pittura
m. troviamo la teoria di Schopenauer sulle apparizioni, secondo
la quale l'immagine onirica, unendo elementi realistici ad altri del tutto
irrealistici, provoca nel dormiente desiderio e sorpresa. Il movimento
trovò il suo organo di divulgazione nella rivista "Valori Plastici",
fondata nel 1920, con la quale si cercò di diffondere i risultati
raggiunti attraverso testi e articoli dovuti, oltre agli artisti prima citati,
ad Alberto Savinio, fratello di De Chirico. La pittura
m. anticipò
alcuni aspetti del Dadaismo e del Surrealismo. • Lett. -
Poesia m.:
con questa denominazione si indica, nella letteratura inglese, un genere di
poesia fiorita nella prima metà del XVII sec., e i cui tratti salienti
vengono individuati nell'ingegnosità, nel concettismo, e in ardite
similitudini che avvicinano cose o idee tra loro lontane. Non si trattò
in realtà di un movimento organizzato, quanto piuttosto di una tendenza
espressiva legata all'apparire, nella poesia anglosassone, di una forte
ispirazione mistica. Tra i poeti
m.: J. Donne, lord Herbert of Cherbury e
suo fratello G. Herbert, R. Crashaw, H. Vaughan, Th. Traherne, E. Benlowes, H.
King, J. Cleveland, A. Cowley e A. Marvell.