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Mesozòico.

Geol. - Era geologica, conosciuta anche come Era secondaria, intermedia fra Paleozoico e Neozoico. Gli studiosi non sono concordi nella collocazione cronologica del M.: secondo Kulp esso abbraccerebbe un arco di tempo fra 220 e 70 milioni di anni fa (con una durata di 150 milioni di anni), mentre secondo Holmes esso si estenderebbe fra 182 e 58 milioni di anni fa (con una durata di circa 120 milioni di anni). Diviso nei tre periodi del Triassico (V.), Giurassico (V.) e Cretaceo (V.), il M. fu caratterizzato da un forte sviluppo dei rettili e degli ammonoidei in ambiente marino, la cui rapida estinzione al termine dell'era mesozoica non ha ancora trovato una spiegazione plausibile. Durante il M. si distinsero due grandi complessi continentali, separati da diversi mari mediterranei: la Laurasia, comprendente il continente nord-atlantico e quello di Angara, separatosi durante il Cretaceo superiore in Eurasia e America settentrionale; il continente di Gondwana, dalla cui ulteriore evoluzione sarebbero sorti successivamente l'Oceano Indiano e l'Oceano Atlantico meridionale. Durante il M. l'attività orogenetica, piuttosto scarsa in Europa (fasi iniziali dell'orogenesi alpina) e in Asia, si manifestò nelle Americhe con maggiore intensità, dando origine ai rilievi andini (fasi andina e peruviana) e alle cordigliere americane (fasi nevadiana e laramica iniziale). Molto più intensa fu invece l'attività eruttiva che provocò intrusioni magmatiche acide ed effusioni basaltiche, che ricoprirono vaste estensioni dell'India (Deccan), del Brasile (Paranà) e dell'Africa meridionale (Karroo), dando origine a estesi tavolati. Frequenti furono anche le trasgressioni marine che si verificarono nelle regioni continentali situate ai margini dello scudo canadese, siberiano, baltico, oltre che nel continente di Gondwana. Rispetto al Paleozoico il M. fu caratterizzato da grande abbondanza e da ricca varietà di organismi animali: alla comparsa dei primi mammiferi (derivati dai terapsidi) e dei primi uccelli (derivati dai sauropsidi) si accompagnò la diffusione di osteitti (fra i vertebrati inferiori) e di cefalopodi (fra gli invertebrati), mentre furono in regresso gli anfibi. Predominanti furono i rettili, che all'inizio del M. costituivano la classe dei vertebrati più evoluta ma che, nonostante fosse la più adatta ad affrontare le difficili condizioni climatiche, alla fine del M. si estinse in modo repentino. In campo vegetale, il M. vide la grande diffusione delle gimnosperme e la comparsa delle angiosperme. La situazione climatica subì un'evoluzione nel senso di un lento e progressivo passaggio da condizioni aride e desertiche a temperature più miti.