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Merìnidi.

Dinastia berbera musulmana, appartenente al gruppo etnico Zanata, che dominò il Marocco a partire dalla metà del XIII sec. Conquistando Marrakesh nel 1269, si sostituirono agli Almohadi. Il più grande sovrano della dinastia fu Abūl-Hasan (1331-1351), detto il Sultano Nero, che riuscì a conquistare sia Gibilterra (1333) sia la Tunisia (1347), perdendole però nel giro di pochi anni. Il declino dei M. fu lento e progressivo, sotto i ripetuti attacchi di Enrico III di Castiglia (1401, distruzione della città di Tetuan) e del Portogallo (1415, conquista di Ceuta). Intorno al 1420 cominciò ad acquisire importanza e forza militare un ramo collaterale dei M., i Wattasidi, che nel 1437 respinsero i portoghesi da Tangeri e nel 1465 soppiantarono la dinastia. Molto attivi sul piano artistico e culturale, i M. diedero vita a numerosi centri urbani, tra cui la nuova città di Fès, costruendo ovunque nuove moschee e madrase (V. MADRASA-AL).