Gruppo etnico del Madagascar, elemento preminente fra le tribù indigene
malgasce. Originaria del Borneo, tale popolazione giunse nell'isola durante l'XI
sec., stanziandosi nelle zone dell'altopiano centrale. I
M. furono
politicamente dominanti a partire dal XVII sec. fino alla colonizzazione
francese, anche grazie ad una intensa esportazione di schiavi che fiaccò
le tribù rivali e contemporaneamente permise ai regnanti di accumulare un
gran numero di armi. Anche attualmente essi rappresentano il gruppo socialmente
dominante nella Repubblica malgascia. Originariamente agricoltori (ancora oggi
la coltivazione più diffusa e praticata è quella irrigua del riso,
di chiara derivazione asiatica), allevatori e artigiani, i
M. presentano
ancora una struttura sociale piramidale, con divisioni in tre principali caste
endogame: nobili, discendenti da nati liberi e discendenti da schiavi
(anticamente popolo e schiavi). Il gruppo sociale principale è il
deme, costituito dai discendenti di un antenato comune che si
raccoglievano in uno stesso territorio in cui erano incluse le tombe degli
antenati. I riti funerari, infatti, sono il perno sia della religione (insieme
al culto degli spiriti), sia della stessa identità del gruppo sociale. La
famiglia è patrilineare, la residenza patrilocale; i matrimoni sono
endogami per tutelare unità e coerenza del deme.