(in tedesco
Meran). Città in provincia di Bolzano, 29 km a
Nord-Ovest del capoluogo; sorge a 325 m s/m., alla confluenza del Passirio
nell'Adige. Importante stazione di soggiorno e di cura (sorgenti d'acqua
minerale radioattiva). Centro commerciale (frutta, vini); industria (enologica,
chimica, alimentare, tessile, dell'abbigliamento, del legno). Noto a livello
internazionale il suo ippodromo di Maia Bassa. 33.949 ab. CAP 39012. • St.
- Di antica origine, ebbe fin dall'età romana importanza strategica e
commerciale. Dominio dei conti della Venosta (che nel XII sec. presero il nome
di conti del Tirolo), fu per secoli capitale della contea. Decadde a partire
dalla metà del XIV sec., quando i conti trasferirono la loro sede a
Innsbruck. Nel 1363 passò sotto il controllo degli Asburgo. Nel XIX sec.
il lungo periodo di decadenza della città ebbe termine, quando
l'amministrazione austriaca ne promosse lo sviluppo come luogo di soggiorno e di
cure per una selezionata clientela. Nel 1918 fu occupata dalle truppe italiane.
• Arte - La parte più antica della città, posta lungo la
sponda destra del Passirio, conserva alcuni importanti monumenti gotici, tra i
quali ricordiamo il duomo (secc. XIV-XV) a tre navate, con facciata dotata di
portale ogivale e rosone. Nella chiesa di Santa Barbara (XV sec.), situata
dietro al duomo, si trova un pregevole altare in legno. Lungo l'antica via dei
Portici sorgono notevoli palazzi, tra i quali il palazzo del municipio. Nel
castello del principe, ricostruito nel XV sec., è possibile ammirare, tra
le altre, le stanze della Musica, dell'Imperatore, da Gioco, che conservano gli
arredamenti originari. Nel Museo civico sono raccolte collezioni di archeologia,
etnografia, ceramiche, pitture e sculture.