Commedia di Plauto. È stata a lungo considerata una delle più
antiche, anche se recentemente alcuni studiosi ritengono opportuno spostarne la
data di rappresentazione dal 206 a.C. al 194 a.C. Commedia molto vivace, di cui
non sono noti gli originali greci su cui Plauto effettuò la
contaminatio, ricava il suo intreccio dal motivo degli scambi di persona.
Due gemelli, entrambi di nome Menecmo e separati da quando erano ragazzi,
vengono a trovarsi per caso nella stessa città, Epidauro, e continuamente
confusi fra loro. Quando finalmente i due fratelli si riconoscono, decidono di
ritornare insieme a Siracusa, loro città natale. Rappresentati con grande
successo per tutta l'età repubblicana, i
M. furono in seguito
abbandonati per la difficoltà della lingua ma riscoperti e tradotti a
partire dal Rinascimento. La commedia è stata più volte fonte di
ispirazione per autori delle letterature moderne, come dimostrano i
Simillimi di Trissino, la
Commedia degli equivoci di Shakespeare e
I gemelli veneziani di Goldoni.