Scultore greco. Il suo nome compare, mutilo, nella lista degli scultori che
realizzarono la
Gigantomachia dell'altare di Pergamo in collaborazione
con Dionisiade. Varrone lo cita anche come uno dei sette maggiori architetti
dell'antichità e probabile artefice di quel medesimo altare di Pergamo.
È forse possibile identificarlo anche con quel
M. di Rodi che fu
padre adottivo di Apollonio e Taurisco di Tralles (II sec. a.C.).