(dal latino
minus). Comparativo di
poco, contrapposto a
più; significa in minor quantità. ║ Avverbio:
determina un verbo (
questo vale m.), un aggettivo (
oggi è m.
freddo) o un altro avverbio (
faccio questo m. volentieri).
Costituisce il comparativo di minoranza (
questo libro è m.
interessante del tuo) e il superlativo assoluto di minoranza (
questo
libro è il m. interessante di tutti). Spesso è in correlazione
con
più in formule come:
più o m.,
né
più né m. ║ Aggettivo: in minor numero, quantità:
c'era m. gente,
ha m. denaro di noi. ║ Con valore
sostantivato:
devi mangiare m. ║ Con valore di locuzione:
senza
m.: certamente. ║
M. male: esclamazione di sollievo, che
esprime soddisfazione per qualcosa risoltasi meglio di quanto ci si aspettasse.
║
M. che mai: esprime negazione assoluta. ║
Per lo m.,
quanto m.: almeno. ║
A m. che, a m. di: eccetto che. ║
Fare a m. di qualcosa o di qualcuno: privarsene, rinunciarvi. ║
Essere da m.: essere inferiore. ║
Venir m.: mancare. •
Mat. - In aritmetica indica l'operazione di sottrazione (simbolo -). ║ In
algebra indica il numero negativo o l'operazione opposta all'addizione,
all'interno dell'insieme considerato. Da questo uso algebrico dei numeri
negativi deriva la modalità di indicare le temperature inferiori allo
zero Celsius con il segno
m.:
il termometro segna -4. ║
Nella teoria degli insiemi,
A - B è l'insieme dei punti di
A che non appartengono a
B. ║ Nella logica matematica il
segno
m. indica la negazione:
-A è
non A, ossia il
contrario di
A. ║ Per estens. - Preposizione usata con il
significato di tranne, eccetto, fuorché:
erano tutti presenti m.
lui. • Chim. e Fis. - Indica la carica elettrica dell'elettrone,
l'elettrodo negativo o
catodo negli strumenti per l'elettrolisi e in
genere il polo negativo degli apparecchi elettrici.