Città in provincia di Potenza, 63 km a Nord del capoluogo; è
situato a 530 m s/m., alle falde del Vulture. Agricoltura (cereali, frutta e
ortaggi, olive e uva da vino); artigianato del ferro battuto e del legno;
industria automobilistica. 16.441 ab. CAP 85025. • St. - La città
fu sede vescovile dipendente da Bisanzio e successivamente da Roma. I Normanni
la sottrassero al controllo anche politico di Bisanzio, costituendola per un
breve periodo a capitale dei loro domini in Puglia. Ampliata e dotata di
fortificazioni dagli stessi Normanni, anche dopo il passaggio della capitale a
Salerno
M. rimase un importante centro economico e commerciale, ma anche
culturale, soprattutto da quando Federico II, che la scelse come residenza
preferita, vi fondò una scuola. Nel 1231 lo stesso Federico vi tenne un
Parlamento generale, che emanò le
Constitutiones Regni Siciliae
(V.), redatte da Pier della Vigna. A partire dal
XIV sec. la città subì un progressivo declino; costituita a feudo,
passò agli Acciaiuoli, prima come possesso temporaneo (1348), poi
definitivo (1392). Dopo alterne vicende,
M. fu eretta a Principato e
ceduta alla famiglia Doria. Nel 1799 il cardinale Ruffo la riconquistò
definitivamente al demanio regio, al quale rimase fino all'unità
d'Italia. • Arte - Nonostante la città abbia sofferto nel corso
della storia numerose devastazioni e diversi incendi e terremoti (ultimo quello
del 1980), essa conserva tuttora interessanti monumenti artistici e l'antica
struttura urbanistica medievale. Dell'originaria costruzione risalente al XII
sec. il duomo, ricostruito nel Settecento, conserva solo il campanile e qualche
resto di affreschi. Fra gli altri monumenti si segnalano in particolare il
castello normanno, che subì rimaneggiamenti nel 1281 e nel Cinquecento;
la Porta Venosina, di origine cinquecentesca; le chiese di S. Maria Nuova (XIII
sec.) e di S. Antonio da Padova (1423); i palazzi cinque-secenteschi Araneo,
Pierro, Lancieri; il Vescovado, eretto nel XVIII sec.
M. è sede
inoltre del Museo archeologico del Melfese, che conserva reperti risalenti ad
epoche diverse, dall'età preistorica al periodo romano imperiale. Nelle
vicinanze della città sono visitabili diverse cripte decorate con
affreschi: S. Lucia (XII sec.), S. Maria del Monte (XII sec.), Madonna delle
Spinelle (XIII sec.), S. Margherita (XIII sec.). • Archeol. - Nei pressi
di
M. sono state rinvenute tre necropoli, una arcaica, una risalente ai
secc. V-IV a.C., una ellenistico-romana. Esse contengono ricchi corredi
funerari, con numerosi oggetti preziosi in bronzo, argento, oro, la cui fattura
sembra confermare una pari influenza dell'arte greca e di quella
etrusco-campana.