Compagnia teatrale tedesca. Prende nome dalla città di Meiningen, in cui
ebbe sede originariamente e dove venne costituita nel 1870 dal duca Giorgio II
di Meiningen-Sassonia, il cui interesse per il teatro si accrebbe dopo il
matrimonio con l'attrice Ellen Franz (1873). La compagnia ebbe grande importanza
nel rinnovamento del teatro tedesco ed europeo dal 1874 al 1890. Il repertorio
della compagnia comprendeva autori classici come Shakespeare, Molière,
Goethe, Schiller e Grillparzer. Nell'allestimento delle opere di questi autori,
i
M. andarono sostituendo alle realizzazioni sommarie, consuete nel
teatro ottocentesco, una estrema attenzione per la ricostruzione esatta, da un
punto di vista storico e archeologico, dell'ambiente e dei costumi del periodo
considerato. Intendimento del duca era la realizzazione di rappresentazioni
rigorosamente aderenti all'opera affrontata, frutto di un considerevole lavoro
di restauro e documentazione filologica. La compagnia si distinse per
l'eccezionale sfarzo delle messe in scena, che facevano largo uso di mezzi
meccanici e scenografici, e per il rigore delle rappresentazioni, basate, per
quanto riguarda la tecnica di recitazione, sull'accuratezza del lavoro
collettivo piuttosto che sull'abilità del singolo interprete. Al duca
Giorgio, regista e organizzatore, si affiancavano collaboratori come il regista
e direttore Ludwig Chroneck e il musicista Hans von Bülow. Dopo le prime
rappresentazioni, avvenute nel 1874 a Berlino, la compagnia fece numerose
tournée in tutta Europa, ottenendo ovunque straordinari successi. I suoi
lavori più significativi restano il
Giulio Cesare di Shakespeare,
il
Wallenstein di Schiller e gli
Spettri di Ibsen. La compagnia
venne sciolta dal duca nel 1890.