(dal latino
mediterraneus, der. di
medius: medio e
terra:
terra). Di regione situata nell'entroterra, lontana dal mare. ║ Che
riguarda le regioni che si affacciano sul Mare
M. in senso stretto.
• Geogr. -
Mari m.: le grandi estensioni marine circondate da terre
in modo quasi totale. I più tipici mari
m. sono il Mare
M.
propriamente detto (V. MEDITERRANEO, MARE), il Mar
Baltico (V. BALTICO, MAR), il Mar Caribico o delle
Antille (V. ANTILLE, MARE DELLE) e il Mar Glaciale
Artico (V. ARTICO, MARE), tutti dipendenti
dall'Oceano Atlantico nonostante abbiano una propria dinamica interna delle
correnti, autonoma e indipendente da quella dei bacini marini contigui. ║
Clima m.: clima che caratterizza le regioni che si affacciano sul Mare
M., di tipo temperato, secondo alcuni addirittura subtropicale. Presenta
estati calde e poco piovose, inverni miti e piovosità maggiore nel
periodo autunno-inverno. La mitezza del clima
m. è dovuta
principalmente all'influsso delle correnti calde marine; la relativa vicinanza
al tropico, inoltre, permette l'arrivo nella stagione estiva di correnti d'aria
calde e secche dal Sahara. ║
Flora m.: la vegetazione delle regioni
m. è caratterizzata da piante sempreverdi (querce, pini, lecci) e
dalla macchia (mirti, piante spinose, erica, ginepro), di cui restano ancora
vistosi esempi. Tra le piante coltivate predominano gli ulivi, la vite, il fico,
gli agrumi. La flora è molto varia, rappresentata soprattutto da
Orchidacee, Gigliacee, Labiate, Cistacee. Sui rilievi la vegetazione si fa
più simile al tipo centro-europeo (boschi caducifogli), con la presenza
tuttavia di specie tipicamente
m. quali cedri, castagni, abeti. •
Antropol. -
Razza m.: secondo la classificazione antropologica della fine
dell'Ottocento, razza umana le cui prime testimonianze sono fatte risalire al
Paleolitico superiore (resti scheletrici provenienti da Ofnet, in Baviera, da
Mugem, in Portogallo e il cranio ritrovato in Italia, sulla Maiella) e che si
riteneva fosse derivata da un tipo ancestrale asiatico, di origine
pleistocenica. Distinta a sua volta in razza
m. propriamente detta e
razza
atlanto-m., presentava come tratti caratteristici più
evidenti cranio dolicocefalo, faccia allungata e ovale, statura piccola, colore
della pelle bruno-chiara, capelli e occhi scuri. L'uomo
m. è stato
localizzato in Italia meridionale (Liguria e regioni a Sud di Roma), Portogallo,
Spagna, Francia meridionale, Dalmazia. Dalla razza
m. ebbero origine
genti europee e nord-africane, quali Iberi, Sicani, Liguri, Minoici, Libici.
Attualmente non è facile riconoscere la razza
m., poiché i
contatti e la fusione con altre razze, in particolare con le successive
orientali, hanno alterato profondamente i tratti somatici originali. •
Ling. -
Lingue m.: il complesso delle lingue parlate nelle regioni che si
affacciano sul Mare
M., indipendenti (e generalmente precedenti) da
quelle indoeuropee, semitiche e camitiche. Erano lingue
m. il cario, il
licio, il lidio, l'etrusco, l'iberico, il ligure: di esse sopravvive solo il
basco. Le lingue indoeuropee e semitiche che vennero in contatto con le lingue
m. e che gradatamente le sostituirono assunsero però da esse molti
elementi, soprattutto lessicali. La ricostruzione delle lingue
m. risulta
tuttavia difficile: restano infatti poche iscrizioni antiche e si deve quindi
ricorrere al confronto con il basco moderno, all'individuazione di elementi
m. nelle lingue indoeuropee, alla toponomastica che ha serbato numerosi
ricordi (
tauro: monte;
gava: corso d'acqua, ecc.). Nel complesso
anche gli studi più recenti hanno potuto individuare solo un centinaio di
basi lessicali, senza però riuscire ad assegnare loro un significato
preciso.
Raffigurazione schematica delle correnti mediterranee