Città (400.000 ab.) dell'Arabia Saudita, capoluogo della provincia
omonima, nella regione interna della penisola arabica, in una fertile oasi
dell'Higiāz. Agricoltura (ortaggi e frutta); turismo religioso. La
città è un importante nodo stradale e ferroviario ed è sede
di un aeroporto internazionale. • St. - Le prime notizie sulla
città risalgono al periodo preislamico, quando era conosciuta come
Yathrib; il nome attuale (che significa la città del Profeta) le
fu assegnato dopo che nel 622 vi si fu stabilito Maometto. Alla morte di questi
M. divenne la capitale dell'Impero islamico, sostituita però in
breve tempo da Damasco: conobbe quindi un rapido processo di decadenza che la
ridusse a città di provincia. Centro di studi religiosi e ritenuta
città santa,
M. fu meta di sempre più numerosi
pellegrinaggi. Conserva infatti la tomba di Maometto ed è per questo,
oltre alla Mecca, l'unico luogo di pellegrinaggio ufficialmente riconosciuto.
Passata sotto il dominio dei Turchi, la città fu assediata dal 1916 al
1919 dallo sceriffo al-Husain che, dopo averla espugnata, ne fece la capitale
del Regno dello Higiāz. Nel 1924 entrò a far parte, come la Mecca,
del Regno dell'Arabia Saudita. • Arte - Nella parte antica della
città, ancora circondata da due cerchia di mura, si conservano un forte
costruito dai Turchi e numerosi minareti. Anche la moschea di Maometto, eretta
nel 706 sul luogo della sua casa e modello di tutte le moschee del mondo arabo,
sorge all'interno della parte più antica di
M. Tra gli altri
monumenti si segnalano la tomba della figlia di Maometto, Fātima, e quella
dei califfi Abū Bakr e 'Omar.