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Medi.

Antica popolazione di lingua indoeuropea, etnologicamente vicina ai Persiani ma da essi distinta, stanziatasi tra il X e il IX sec. a.C. nella regione nord-occidentale dell'odierno Iran che da loro prende il nome di Media (V.). • St. - Le notizie sui M. sono scarse e spesso incerte, soprattutto per quel che riguarda la fase più antica della loro storia. Le prime testimonianze sicure risalgono all'834 a.C., quando i M. furono menzionati per la prima volta (sotto il nome di amādāi) in un'iscrizione di Salmanassar III, con il quale sembra fossero venuti in conflitto. Dagli annali assiri si ha la notizia della sconfitta inflitta loro dal re Sargon II nel 715 a.C. e della deportazione di un capo locale, Dayakku, il cui nome sembra coincidere con quello di Deioce, del quale parla Erodoto come del fondatore dell'Impero dei M. Con gli Assiri i M. erano stati probabilmente in lotta a lungo e proprio la minaccia assira dovette costituire uno dei fattori decisivi nel processo di unificazione delle tribù in cui la popolazione era divisa. Tale processo fu portato a termine dal figlio di Deioce, Fraorte, il quale riuscì a rovesciare i rapporti con l'Assiria, dando inizio a una guerra che portò alla liberazione dei M. dal controllo assiro. Nasceva così l'Impero medo (prima metà del VII sec. a.C.) con capitale Ecbatana, dotato di una solida organizzazione statale. Poiché mancano fonti mede o assire, la ricostruzione della storia dell'impero si basa essenzialmente sul racconto di Erodoto: secondo lo storico, dopo la morte di Fraorte, ucciso durante uno scontro con gli Assiri, i M. guidati da Ciassare sconfissero definitivamente gli antichi dominatori, distruggendone la capitale dell'Impero, Ninive. Fu probabilmente proprio durante il Regno di Ciassare che i M. raggiunsero la massima espansione, giungendo a Nord fino al fiume Kura (Transcaucasia), a Sud fino alla Perside, a Est fino alla Battriana e ad Ovest fino allo Halys. Tuttavia, dopo la scomparsa di Astiage (584-549 a.C.), ultimo re medo, e la conquista da parte di Ciro II re di Anzan (seconda metà del VI sec. a.C.) essi furono soggetti ai Persiani, nonostante qualche tentativo di rivolta, e la loro storia si confuse sempre più con le vicende dei dominatori. Nel periodo successivo alla conquista macedone dei territori persiani si ebbero diverse dinastie locali di stirpe meda, mentre la nazione dei M. confluì nell'Impero dei Parti. I M. esercitarono tuttavia una profonda e vasta influenza culturale sui vincitori, che concessero loro la possibilità di ricoprire alte cariche nella struttura statale e che scelsero l'antica capitale Ecbatana come residenza reale estiva. • Arte - Allo stato attuale degli studi non si hanno molte testimonianze circa la produzione artistica dei M.; sappiamo comunque da alcune fonti letterarie che essi furono abili orafi. Inoltre Erodoto cita la grandiosità delle sette muraglie concentriche che circondavano la capitale Ecbatana, il palazzo reale e il tesoro: di tale complesso, tuttavia, gli scavi archeologici hanno portato alla luce solo i resti di un imponente leone di pietra. Altri ritrovamenti sono costituiti da monumenti rupestri con facciate scolpite a soggetto religioso (tombe di Dukkan-i Daud e Fachrica).