(detto
Maresciallo di Sassonia). Conte di Sassonia. Figlio illegittimo
dell'elettore di Sassonia Augusto I il Forte (poi re Augusto II di Polonia) e
della contessa Aurora von Königsmarck, entrò, in giovane età,
al servizio dell'esercito sassone. Si distinse nelle campagne di Fiandra e nel
1711, nel corso della guerra di successione spagnola, fu riconosciuto dal padre
e con lui partecipò alla guerra del Nord. Nel 1717 prese parte alla
guerra contro i Turchi al fianco di Eugenio di Savoia. Al servizio della Francia
dal 1720, divenne maresciallo di campo. Nel 1726, estintisi i Kettler,
tentò di impadronirsi del ducato di Curlandia; eletto duca dalla dieta
locale, incontrò l'opposizione di Russia e Polonia. Combatté nella
guerra di Successione polacca e poi nella guerra di Successione austriaca, nel
corso della quale conquistò Praga. Divenuto maresciallo di Francia, fu a
capo delle truppe francesi nelle Fiandre e conseguì le vittorie di
Fontenoy, Raucoux, Lawfeld; dopo la conquista dei Paesi Bassi, ne fu nominato
governatore. Scrisse una delle opere fondamentali di strategia militare
dell'epoca,
Le Rêveries militaires, in cinque volumi. Dopo il
trattato di Aquisgrana scomparve dalla scena politica e militare, ritirandosi
nel castello di Chambord, dove rimase fino alla morte (Goslar, Bassa Sassonia
1696 - Chambord, Francia 1750).