Anat. -
M. dell'unghia: agglomerato di cellule epiteliali dello strato
onicogeno, in corrispondenza della radice dell'unghia e della lunula;
quest'ultima deve il suo colorito biancastro all'opacità della
m.
║
M. del pelo: parte della radice costituita da insiemi di cellule,
da cui origina il pelo. • Mineral. - Massa rocciosa che include un
minerale o sulla quale il minerale è impiantato, per lo più quando
si trova sotto forma di cristallo. ║ Con significato analogo il termine
viene talvolta usato in metallografia per indicare la massa fondamentale nella
quale risultano dispersi uno o più costituenti strutturali. •
Contab. - Modulo (detto anche
madre) dal quale ne viene staccato un altro
(detto
figlia), avente valore di un titolo di credito o di documento nel
quale sono riprodotte in tutto o in parte le medesime indicazioni. ║
M.
di un assegno: tagliando dal quale viene staccato il titolo all'atto
dell'emissione, che rimane in possesso del correntista (se si tratta di un
assegno bancario) o della banca emittente (se si tratta di un assegno circolare
o vaglia cambiario). ║
M. di controllo: tagliando che rimane
all'emittente di un documento. • Ind. graf. - Elemento utilizzato per
passare dall'originale alla forma da stampa. È un blocchetto di rame,
nichel (o loro leghe) recante l'impronta di una lettera o di un segno
tipografico; serve per produrre il carattere tipografico in rilievo, ottenuto
facendo colare nell'incavo della
m. la lega metallica tipografica fusa.
║ Ogni forma che serve per ricavare su carta, o altro materiale, diverse
impressioni uguali. ║ Nella stampa a secco, la forma con disegno incavato
che con la contromatrice imprime un disegno in rilievo. ║
M. per
duplicatore: foglio di cartaseta ricoperto di cera, paraffina, ecc. su cui,
mediante macchina da scrivere, si riporta uno scritto; da esso si può
ottenere, mediante un dispositivo moltiplicatore, un certo numero di copie.
• Tecn. - Elemento fisso di metallo che porta la forma da dare al
materiale in lavorazione mediante un elemento mobile detto
punzone che
viene premuto contro la
m. stessa. • Mat. - Tabella rettangolare di
elementi reali o complessi, detti elementi della
m., disposti per righe e
colonne. Gli elementi di una
m. si rappresentano mediante una lettera
corredata di due indici, detti
indice di riga e
indice di colonna:
il simbolo
ahk (oppure
ahk) indica
l'elemento che occupa la riga
h-esima e la colonna
k-esima, dove
h = 1, 2,...,
m;
k = 1, 2,...,
n, e
m, n sono
i numeri di righe e di colonne. La
m. si scrive quindi nella
forma:

Per brevità la si
indica talvolta con ║
ahk║ oppure con
(
ahk). Una
m. così fatta si dice a
m
righe e a
n colonne; se
m =
n la
m. si dice
quadrata di ordine
m; se
m ≠
n
rettangolare. Ad una
m. quadrata è associato, mediante una
data legge, un valore numerico, detto
determinante: se questo è
nullo la
m. si dice
singolare, in caso contrario si dice
non
singolare. La nozione di
m. viene utilizzata in molti rami della
matematica; trova naturale applicazione nella teoria delle equazioni lineari in
un numero qualunque di incognite e nelle teorie ad essa collegate. Nella
matematica moderna il concetto di
m. si estende: gli elementi di una
m. non sono solo numeri complessi, ma possono appartenere ad opportuni
insiemi algebrici, come i
corpi o i
campi. ║ Ad una
m. rettangolare è associato un valore numerico, detto rango o
caratteristica, definito come ordine massimo dei determinati minori non nulli
estraibili dalla
m. Se la
m. è quadrata non singolare, il
rango coincide con il determinante. ║ Sulle
m. si possono eseguire
operazioni analoghe a quelle definite sui numeri, quali somma e prodotto. Lo
studio sistematico delle proprietà di tali operazioni costituisce il
calcolo matriciale (V. MATRICIALE). ║
M. aggiunta di una m. A (
A+):
m. A+
ottenuta come trasposta della
m. coniugata di
A:
A+=
A*T. ║
M. inversa di una m.
quadrata non singolare:
m. che ha per elementi i complementi
algebrici (-1)
h+k Akh della
m. data, divisi
per il determinante
A. ║
M. antisimmetrica:
m.
quadrata in cui valgono le relazioni
ahk = -
akh; ovvero, elementi di posto simmetrico hanno valori
opposti; una
m. antisimmetrica di ordine dispari ha determinante nullo.
║
M. coniugata di una m. A (
A*):
m. A* ottenuta da
A, sostituendo ad ogni elemento di
A il suo complesso coniugato.
║
M. diagonale:
m. quadrata avente nulli tutti gli elementi,
eccetto quelli della diagonale principale. ║
M. triangolare alta o
bassa:
m. quadrata avente nulli tutti gli elementi del tipo
ahk con h>k (o con h<k, se triangolare bassa). ║
M. trasposta di una m. data:
m. che si ottiene da quella
scambiando le righe con le colonne. ║
M. unità:
m.
diagonale i cui elementi diagonali valgono tutti 1. ║
M. unitaria:
m. quadrata
A a elementi complessi, tale che
A-1
=
A+ dove
A-1 è la
m. inversa
e
A+ è la
m. aggiunta.