Città (40.000 ab.) dell'Eritrea, sul Mar Rosso, separata dalle isole
Dahlak dal canale di
M. Sorge sulle isolette madreporiche di Massaua e
Taulud (unite tra loro e con la terraferma da dighe) e sulle penisole di Gherar
e di Abd el-Kader. L'isola di Massaua ospita il centro commerciale della
città, mentre abitazioni e uffici sono concentrati sull'isola di Taulud.
• Econ. - L'attività industriale (organizzata soprattutto nella
zona peninsulare) coinvolge il settore meccanico, del cemento, alimentare e del
tabacco. Il porto, ricavato nelle acque riparate dalle due isole e dalle
penisole, è considerato il punto d'attracco migliore del Mar Rosso.
• St. - Fondata dagli Arabi, fu in mano ai Portoghesi fino alla
metà del XVI sec. Conquistata dai Turchi nel 1557, divenne sede del
Governo. Dopo diversi tentativi falliti, nel 1872 fu occupata dagli Egiziani che
l'avevano acquistata nel 1865, ma un'insurrezione mahdista (1884) costrinse le
guarnigioni egiziane al ritiro. In seguito ad accordi e trattative tra Egitto,
Inghilterra e Italia, quest'ultima occupò la città (5 febbraio
1885) proclamandovi la propria sovranità. Nel 1890 si costituì la
colonia di Eritrea (prima colonia italiana) e
M. ne divenne la capitale,
fino al 1897, quando fu sostituita da Asmara. Durante il conflitto
italo-etiopico (1935-36), la città fu la base delle operazioni militari
contro l'Etiopia. Nel 1941 fu occupata dagli Inglesi che vi rimasero fino al
1952.