Congegno meccanico consistente in una coppia di ruote dentate e un'asta a
cremagliera, utilizzato in passato per tendere le corde dell'arco o della
balestra. ║ Macchina atta ad esercitare una forza considerevole, impiegata
per il sollevamento di pesi a piccola altezza. ║
M. a cremagliera:
si utilizza per lavori di montaggio e carico. L'organo di sollevamento è
costituito da una cremagliera, comandabile mediante una manovella a impugnatura
ripiegabile, e tramite un rinvio a ruota dentata cilindrica o elicoidale. Ne
esistono versioni particolari, di struttura analoga, ma adatti per applicazioni
specifiche, come i
m. piega rotaie, i
m. per il sollevamento di
vagoni e i
m. per lo spostamento di binari. ║
M. a vite:
è costituito da una madrevite con poche spire di acciaio o di bronzo
portata da un basamento. Si usa soprattutto per la posa in opera di pesanti
strutture, di ponteggi, ecc. I
m. a vite spostabili su una slitta
orizzontale si usano per rimettere sul binario le locomotive, mentre se ne
impiegano due accoppiati con una traversa, con portata 20-120 t e altezza di
sollevamento di 1,50-2 m, per il sollevamento di vagoni e locomotive nelle
officine ferroviarie. Un tipo particolarmente leggero è il cricco per
autoveicoli, che si usa per cambiare le ruote. Il tipo più pesante
è l'estrattore per pali. ║
M. idraulico: viene usato per il
sollevamento di carichi assai pesanti. L'organo di sollevamento è
costituito da uno stantuffo o un cilindro, comandato dall'acqua o dall'olio in
pressione fornito da una pompa manuale. Il rapporto di moltiplicazione
corrisponde al rapporto tra le superfici dei due stantuffi e varia fra 1:400 e
1:6.000. Le velocità di sollevamento sono comprese tra 2 e 30 mm/min. I
m. idraulici sono normalmente muniti di un serbatoio incorporato.
Tuttavia, è anche possibile alimentare diversi
m. mediante una
pompa con un unico serbatoio. Una vite di scarico o una valvola provvede
all'abbassamento del
m. e un foro di sicurezza nello stantuffo e nel
cilindro funge da fine corsa che al raggiungimento dell'altezza massima di
sollevamento, consente il riflusso dell'acqua nel serbatoio. Particolarmente
interessanti sono i
m. idraulici perpetui. In essi lo stantuffo e il
cilindro possono appoggiare con uno spallamento su elementi di sostegno
inferiori; il cilindro provvede al sollevamento e lo stantuffo si alza. Con i
m. di questo tipo si ottengono, ad esempio nella costruzione dei ponti,
capacità di sollevamento di 4 m in 8 h, rispetto al sollevamento di 1-1,8
m conseguibile con il tipo normale. Nel
m. pneumatico-idraulico, una
pompa pneumatica ad alta pressione alimenta, a 300 atmosfere, tre
m. del
tipo sopra descritto, e consente di ottenere portate di 40-150 t e altezze di
sollevamento di 490-680 mm. Quest'ultimo tipo di
m. viene usato per
rimettere su binari le locomotive.