Mit. - Antica divinità italica, uno degli dei indigeni di Roma. Sebbene
sia stato identificato con il dio greco
Ares, era conosciuto dagli
Etruschi con il nome di
Maris e diede il nome a molti gruppi che
anticamente popolavano la penisola italica (Marsi, Mamertini, Marrucini). Figlio
di Giunone, fu amato da Rea Silvia che da lui generò Romolo e Remo e
pertanto è considerato capostipite dei Romani. Fu in origine il dio della
primavera e della rinascita, protettore dei campi e dei raccolti, ma
contemporaneamente divenne anche il dio del combattimento e della guerra e
insieme a Giove e a Quirino fu incluso in una triade divina preposta a
proteggere lo Stato romano. Numerose erano le feste in suo onore, durante i mesi
a lui consacrati, ricollegabili sia a momenti dell'attività bellica, sia
a riti agresti. Così, durante il mese di marzo (primo mese del calendario
arcaico, espressamente dedicato al dio) si celebravano le
Feriae Marti
(il primo giorno del mese), le
Equirie seconde (il 14), l'
Agonium
martiale (il 17), le
Quinquatrie maggiori (il 19) e il
Tubilustrium (il 23), mentre in ottobre erano dedicate al dio le
festività dell'
October Equus (il 15) e dell'
Armilustrium
(il 19). Entrambi i periodi (primavera e autunno) rappresentavano momenti
importanti sia della vita agreste (propiziazione dei lavori agresti e
ringraziamento per gli abbondanti raccolti), sia della vita militare (inizio e
conclusione delle attività belliche). Suoi sacerdoti erano i
Salii
e un
Flamen martialis, mentre i principali luoghi di culto erano il Campo
Marzio, il tempio sulla via Appia fuori Porta Capena, la Regia e il tempio di
M. Ultore voluto da Augusto.