(dall'inglese
to market: vendere). Insieme delle attività
finalizzate a programmare la vendita di un prodotto sulla base di un'attenta
indagine di mercato. ║ In alcuni casi il termine viene inteso come
sinonimo di distribuzione. • Comm. - Il
m., formulazione
scientifica dell'arte del vendere, opera indicando le varie strategie tendenti a
risolvere i problemi della distribuzione del prodotto. Esso include tutte le
funzioni e le attività aziendali che non sono di stretta natura
produttiva, tecnica, finanziaria e contabile. Più in particolare, per
m. si intende la coordinazione di tutti i fattori che, nel loro insieme,
costituiscono la politica commerciale di un'azienda, come: politica del prodotto
e della merce, politica della clientela, politica della distribuzione, politica
dei prezzi, politica pubblicitaria, politica promozionale. Il
m. consente
di ridurre gli errori dei produttori, permettendo un aumento dei loro profitti.
Le tecniche di
m. si sono sviluppate e imposte in breve tempo, diventando
una vera e propria scienza commerciale, indispensabile per ogni azienda che
voglia essere competitiva sul mercato. Tali tecniche, sviluppatesi negli Stati
Uniti nel secondo dopoguerra, sono oggi diffuse in tutti i Paesi industriali
quale elemento indispensabile della società dei consumi. Il
m.
rappresenta una vera e propria rivoluzione nella strategia industriale dei Paesi
a economia capitalistica. Tra i compiti del
m. riveste un'importanza
fondamentale quello di moltiplicare al massimo la domanda, sulla base del
presupposto che un'azienda moderna possa condizionare il mercato, anziché
essere condizionata da esso. Pertanto il
m., sottoponendo il mercato al
più completo controllo possibile, rappresenta uno strumento capace, da un
lato, di sollecitare la domanda dei consumatori e, dall'altro, di orientare
l'industria verso produzioni di cui sia assicurato in anticipo il successo di
vendita. Ciò richiede la messa a punto di una programmazione e di un
accurato coordinamento di tutte le attività funzionali attinenti
all'ambito della gestione commerciale. La pubblicità di massa è la
componente che maggiormente contribuisce a intensificare e a creare
artificialmente le richieste dei consumatori. Le attività del
m.
si possono suddividere in tre grandi categorie: attività relative al
mercato; attività relative al prodotto; attività relative ai
metodi e alle politiche di distribuzione. Nella prima categoria (
m. in
senso stretto) rientrano tutte quelle attività di pianificazione delle
vendite che hanno luogo prima che inizi la distribuzione del prodotto e, una
volta che il prodotto sia stato immesso nel mercato, permettono di studiare e
controllare i risultati delle compagnie di vendita e di predisporre gli sviluppi
successivi. Questa serie di attività di pianificazione si articola
esaminando la situazione concorrenziale e l'ampiezza del mercato, le potenziali
possibilità territoriali, le previsioni di vendita generali e, per le
singole zone, il grado di redditività del mercato, i fattori economici
generali e particolari. La seconda categoria comprende quelle tecniche tendenti
a stabilire l'accettazione e la valutazione, da parte della clientela, dei
prodotti (prima che questi siano immessi sul mercato o, successivamente, per un
controllo e una verifica), attraverso uno studio comparativo coi prodotti della
concorrenza, ricercando i motivi di insoddisfazione della clientela. La terza
categoria riguarda la determinazione o revisione delle zone di vendita, le
variazioni nel volume delle vendite, la valutazione dei metodi impiegati,
l'efficienza dei venditori e delle attività promozionali, la fissazione
delle quote di vendita, gli studi sulla politica dei prezzi e sui prezzi della
concorrenza, l'efficacia della pubblicità, compresa quella della
concorrenza. Il materiale ricavato da questa complessa serie di attività
viene sottoposto a codifica e i risultati sono poi trasmessi alla direzione
generale dell'azienda. Il
m. applica tutta una serie di tecniche di
ricerca che spaziano in vari campi, dalla statistica, alla psicologia, alla
sociologia. Questo permette di raccogliere in modo sistematico tutti i dati e le
informazioni necessari per indirizzare l'attività aziendale per quanto
riguarda l'assorbimento dei prodotti, il prezzo di vendita, le preferenze dei
consumatori, i canali di vendita, la confezione, l'aumento delle vendite, la
politica commerciale, la concorrenza, ecc. Un importante settore del
m.
è costituito dalle
ricerche di mercato. Di solito la ricerca si
svolge su un campione di 1.000-2.000 consumatori, scelti in base a regole che
variano di volta in volta, in rapporto a diversi fattori: composizione
socio-economica, urbanistica, classi d'età. Una volta stabilito il tipo
di campione su cui eseguire l'indagine, la ricerca di mercato può
avvalersi di tre metodi fondamentali: sondaggio, osservazione, esperimento. Il
metodo del
sondaggio, o
tecnica del questionario, consiste in una
serie di interviste. I dati richiesti vengono cioè raccolti ponendo
precise domande a coloro che sono stati scelti per costituire il campione.
Questo metodo, che è il più usato, è quello che offre la
possibilità di ottenere il maggior numero di dati. Esso si suddivide, a
sua volta, in tre tipi: sondaggio di
atti o
fatti; sondaggio di
opinioni; sondaggio di
motivi. Il primo tipo consiste nel chiedere
semplicemente all'intervistato quale sia stato o intenda essere il suo
comportamento (quale prodotto abbia acquistato, a quale prezzo, se abbia seguito
un avviso pubblicitario, ecc.). Il sondaggio di opinione consiste nel chiedere
all'intervistato di riferire la sua opinione o di esprimere un giudizio sul
prodotto in questione. Il sondaggio di motivi consiste nel chiedere
all'intervistato il perché egli abbia dimostrato certe preferenze,
perché si sia fatta una determinata opinione, ecc. Questo metodo
costituisce la componente-base delle cosiddette
ricerche motivazionali,
che consistono nell'indagare sui motivi che guidano i consumatori verso un
determinato prodotto, e che costituiscono un'importante branca del
m.
Altro metodo è quello dell'
esperimento, basato su una serie di
test su scala ridotta. Con tale metodo i dati, anziché essere ricavati da
interviste, vengono raccolti sottoponendo una serie di prodotti-campione al
giudizio del mercato-campione, ossia delle persone che rappresentano la
tipicità del mercato. Qualunque sia il metodo, una volta eseguita la
raccolta materiale dei dati l'analista procede alla verifica, ossia si assicura
che le risposte al questionario siano complete; successivamente passa alla
codifica, che consiste nell'assegnare un simbolo a ciascuna risposta rientrante
in un determinato gruppo o categoria prestabiliti. La fase di elaborazione
successiva è quella della tabulazione, ossia del computo delle risposte
per ciascuna caratteristica del campione. I risultati ottenuti costituiscono la
base per l'analisi statistica dei risultati della ricerca. Si stabiliscono poi
delle categorie in cui vengono suddivisi i dati; la differenza tra l'una e
l'altra si misura generalmente in percentuali. L'ultima fase consiste nella
stesura di una relazione conclusiva, sulla base della quale i dirigenti
dell'azienda decidono sulla futura politica aziendale.